F1 – Alonso sincero a Spa: Fernando è un fiume in piena, i motivi che lo hanno portato all’addio

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Fernando Alonso senza peli sulla lingua a Spa: lo spagnolo della McLaren non nasconde i motivi che lo hanno spinto a dire addio alla F1 a partire dalla prossima stagione

Tutto pronto a Spa-Francorchamps per il 13° appuntamento della stagione 2018 di F1. I piloti del mondo a quattro ruote tornano protagonisti dopo tre lunghe settimane di relax estivo e lo fanno in Belgio. Tre settimane di fuoco, non solo per quanto riguarda le elevate temperature estive, ma soprattutto per i clamorosi annunci che hanno reso tutto più appassionante nel Circus.

alonso
AFP/LaPresse

Una delle notizie più importanti è di certo l’addio di Fernando Alonso alla F1: lo spagnolo ha deciso che non sarà più in griglia a partire dalla prossima stagione. “E’ stata una decisione che probabilmente ho iniziato a maturare l’anno scorso. Dopo di che quest’anno, nel 2018, ci sono stati parecchi cambiamenti all’interno del team, c’è stato un cambiamento di fornitore del motore e ho pensato che sarebbe stato peggio restare un altro anno, mi piace guidare questa macchina con i nuovi regolamenti, le nuove gomme e più carico aerodinamico, mi stavo divertendo, quest’anno è stata una gioia fare un altro tentativo, ma c’è stato un cambiamento nelle mie priorità, col campionato WEC e quest’anno un paio di mesi fa ho deciso che era il momento giusto per lasciare, mi sento ancora forte, mi sento ancora un pilota di alto livello e voglio lasciare questo sport quando mi sento forte, preferisco prendere la decisione ai miei termini e trovare nuove sfide che forse la F1 non può darmi in questo momento“, ha spiegato lo spagnolo in conferenza stampa a Spa.

Azerbaijan Grand Prix
Photo4/LaPresse

Alonso ha poi parlato della possibilità di tornare in F1: “al momento penso che sia un addio, ma nella vita le cose cambiano molto rapidamente e la vita mi ha insegnato anche in passato come le cose possano cambiare in un paio di mesi o anni, così come ho detto anche nel comunicato stampa quando abbiamo annunciato il ritiro è che bisogna lasciare una porta aperta, è un addio ma chissà in futuro“.

Photo4 / LaPresse

Non poteva mancare poi un commento sulla vettura che Sainz guiderà dal prossimo anno: “credo che Carlos guiderà la macchina dell’anno prossimo quindi immagino e spero che sarà una macchina migliore. il nostro obiettivo nelle gare che ci restano è rendere la macchina migliore possibile per l’anno prossimo, quello che è sicuro è che il team è fantastico, la McLaren è un’organizzazione straordinaria ed è qualcosa che senti immediatamente quando ti rechi in fabbrica quando entri e incontri ingegneri e persone che lavorano lì, tutti sono impegnati al 100% per riportare la mclaren al vertice. Questa sarà la prima emozione di gioia e spero che la seconda sarà a Barcellona“.

Fernando Alonso Daytona
LaPresse/Photo4

Direi che le sfide sono probabilmente più grandi rispetto a quelle che posso trovare qui l’anno prossimo, la tripla corona è qualcosa di cui sto parlando da mesi o anni, per essere il migliore pilota del mondo ci sono due possibilità, vincere 8 titoli di f1, impossibile per me, o essere in grado di gareggiare in diverse tipologie di gare. Io sto facendo bene, mi sto sentendo competitivo tutte cose che ti possono portare in alto nel motorsport, le possibilità per l’anno prossimo possono essere poche o tante dipende da come la guardi, non sono rimasto perchè ci sono soli due team che possono vincere probabilmente e continueranno con i loro piloti anche l’anno prossimo. La F1 che stiamo vedendo ora non è la F1 che sognavo da ragazzino, questo è il motivo principale, e quando arrivi nello stesso posto per tanti anni vedi sempre le stesse cose arriva un giorno in cui non ti emozioni più per quelle sfide. Sicuramente non essere in uno dei due team che lottano per il titolo ha influito, questo è sicuro, ma la F1 è sempre stato uno sport in cui domina un team o due team o nel quale il pacchetto è qualcosa di importante ma ci sono stati anni diversi in cui c’era un po’ più di libertà, di strategia, di scelta, anche se un team era dominante in quella stagione e diventava campione del mondo ad un punto dell’anno c’erano sempre delle gare con variabili strategiche, nel 2004 avevo vinto zero gran premi ma avevo fatto diverse pole position e qualche podio“, ha concluso Alonso.

fernando alonso
AFP/LaPresse

Dopo 18 anni di F1, tanti viaggi e sacrifici penso che è un buon momento per lasciare, quando mi sento ancora ad un livello alto, meglio così che lasciare quando la gente non ti vuole più e non sei competitivo. Non ho fatto tante cose nella vita, ci sono tante sfide fuori dalla F1 che mi interessano. Sainz? Parleremo sicuramente, avremo del tempo per stare un po’ insieme e viaggiare nello stesso aereo nella gare fuori europa, parleremo e cercherò di dirgli di stare tranquillo, la seconda squadra con più titoli in questo sport“, ha aggiunto ai microfoni di Sky.

 

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