Marchionne – Fca tenuta all’oscuro di tutto: le condizioni di salute del manager rivelate solo in punto di morte 

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Marchionne ed i retroscena sulla sua morte: dopo le dichiarazioni della clinica svizzera in cui il manager è deceduto, interviene anche Fca

Il peggioramento repentino delle condizioni di salute di Sergio Marchionne ha sorpreso l’Italia intera. Si è scoperto solo in seguito infatti, che il il manager italiano lottava con una malattia già da un anno. La morte del 66enne è stata inizialmente attribuita alle complicazioni di un intervento alla spalla, a cui Marchionne si è sottoposto a fine giugno. A confermare che lo stato di salute di Sergio fosse peggiorato nell’ultimo anno anche Luigi Battezzato, padre della compagna del manager e la clinica in cui l’italo-canadese è morto. A rimanere all’oscuro delle condizioni del proprio ad è stata invece Fca, che ha diramato un comunicato dopo le dichiarazioni della struttura ospedaliera in cui è stato ricoverato Marchionne fino alla fine dei suoi giorni.

Fca “non è in grado di commentare le dichiarazioni dell’Ospedale di Zurigo. – si legge – Per motivi di privacy sanitaria la società non aveva conoscenza dei fatti relativi allo stato di salute del dottor Marchionne. Venerdì 20 luglio la società è stata informata dalla famiglia del dottor Marchionne delle sue condizioni e che di conseguenza egli non sarebbe stato in grado di tornare al lavoro. La società ha quindi prontamente assunto e annunciato le necessarie iniziative il giorno seguente”. Il peggioramento delle condizioni di Marchionne sarebbe stato anche una sorpresa per l’azienda torinese, che ha parlato fin dall’inizio, attraverso i suoi portavoce di  “improvviso peggioramento” e di “situazione impensabile”, riferendosi alla tragica vicenda.

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