Chiusa la propria carriera lo scorso 13 maggio, Paolo Tagliavento ha raccontato alcuni aneddoti tra cui il gol-non gol di Muntari nel match tra Milan e Juve
Quindici anni e oltre 221 partite in serie A, Paolo Tagliavento dallo scorso 13 maggio è ufficialmente un ex arbitro. Il direttore di gara di Terni ha chiuso una lunga carriera in cui non sono mancati i momenti difficili, come quello di Calciopoli nel corso del quale la squadra arbitrale ha subito pressioni di ogni tipo.
Intervistato dal Messaggero, Tagliavento ha espresso le proprie considerazioni, soffermandosi poi anche sul gol-non gol di Muntari: “quello di Calciopoli è stato un periodo tremendo, personalmente ho vissuto giorni terribili, che per fortuna sono durati poco. Quando scegli questo percorso di arbitro, impari a prendere da solo decisioni già all’età di 15-17 anni: è così che impari a crescere prima. Lo dico sempre nelle scuole dove sono invitato. Il gol-non gol di Muntari? Quello è stato il mio errore più evidente, che oggi si sarebbe evitato in un decimo di secondo. Per quanto riguarda il derby di Roma, il rapporto non è mai stato facile. Quando perdeva la Roma ero laziale e quando perdeva la Lazio ero romanista. È normale che nella carriera di ogni arbitro ci siano score diversi con ogni squadra, ma sono semplici dati per le statistiche”.