Giro d’Italia – Viviani risponde alle critiche: “a Imola un tifoso mi ha detto ‘che ci fai qui?’. Ecco il motivo della mia esultanza”

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Elia Viviani e quel riscatto che dà soddisfazione: il corridore della Quick Step Floors risponde alle critiche con una splendida vittoria in volata al Giro d’Italia

Splendida vittoria ieri, ad Imola, di Elia Viviani. Ancora un successo in volata per il corridore della Quick Step Floors, che indossa ancora saldamente la maglia ciclamino del Giro d’Italia 101. Dopo qualche delusione di troppo, Viviani si è preso il suo riscatto che ha un sapore speciale. Una bellissima risposta a chi ha iniziato a criticarlo dopo le mancate vittorie nelle volate italiane, ma sul traguardo di Nervesa della Battaglia è arrivata la terza vittoria di Viviani in questa edizione del Giro.

Foto Massimo Paolone – LaPresse

Non c’è bisogno di pensare troppo a ieri o due giorni fa. Ho avuto due brutte giornate mentre Bennett ha chiuso al terzo posto a Gualdo Tadino e ieri ha fatto una volata di 400 metri, solo [Peter] Sagan o [Fernando] Gaviria sono in grado di fare numeri così. Ieri ero davvero vuoto, avevo freddo e non riuscivo a fare nulla, forse anche perché non facevo un grande giro da due anni e mezzo. Oggi abbiamo corso come in ogni altra tappa per velocisti. Rémi Cavagna ha tirato tutto il giorno con Eros Capecchi. Gli altri hanno lavorato nel finale. Michael Morkov ha fatto quello che di solito fa Fabio Sabatini che ha sofferto un problema meccanico. È la mia vittoria più bella ed emozionante al Giro. Stamattina ero nervoso perché non sapevo come stavano le mie gambe. Sono contento di aver incrementato il mio vantaggio nella classifica della Maglia Ciclamino. Domani avrò sei compagni di squadra a disposizione per arrivare entro il tempo massimo”, ha affermato il corridore italiano al termine della tappa.

Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse

“Un momento difficile ci sta. Non c’è stato un perché, mi sono svuotato e con l’acqua mi sono ghiacciato. Chi mi ha visto all’arrivo ha capito che non stavo bene. E il malumore c’era la sera, da una settimana in Italia non stavamo raccogliendo. La squadra è qui per me, ma ci siamo bevuti una birra assieme per preparare il riscatto. Ci voleva una reazione così. Ho invitato alla calma per placare critiche troppo facili che avevo sentito. Tutto è esagerato, giudizi affrettati. Per due giorni che non ci sono stato tutti a chiedere dove fossi finito. Durante la tappa di Imola ho sentito un tifoso mentre ero in difficoltà dire “che ci fai qui?”. Magari sembravano cavolate, ma possono dare fastidio. Ma non ho lanciato la bici, l’ho solo appoggiata perché volevo abbracciare il massaggiatore. Si era parlato più di me che della vittoria di Bennett, che a Imola aveva fatto davvero un grande numero”, ha aggiunto il campione olimpico dell’omnium alla ‘rosea’. 

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