Roma, Monchi e quella ‘pazzia’ sul prezzo di Salah: “dovevo venderlo per forza, in caso contrario…”

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Incassata la pesantissima sconfitta di Anfield, Monchi ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a vendere Salah per la cifra di 42 milioni di euro

Salah
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Una serata da incubo per la Roma, colpita senza pietà da un giocatore che, fino a qualche mese fa, indossava i colori giallorossi. Mohamed Salah però adesso veste la maglia del Liverpool per la gioia di Klopp, che si gode le sue giocate e i suoi gol, ben 43 quando ancora mancano una manciata di partite alla fine della stagione. Un bottino superiore ai 42 milioni spesi dai ‘Reds’ per strapparlo alla Roma, una cifra risibile viste le prestazioni dell’egiziano. Sull’argomento è tornato oggi Monchi, che ha svelato i motivi che lo hanno spinto a cedere Salah per quella cifra:

“È vero, ho ceduto Salah, ma costretto dai vincoli Uefa. La spiegazione è che l’anno scorso siamo stati costretti a vendere entro il 30 giugno e se non lo avessimo fatto oggi non saremmo in semifinale di Champions. I nostri conti erano sotto un ferreo controllo dell’Uefa e quando sono arrivato io c’era un’offerta di 30 milioni per Salah. Poi con i bonus siamo saliti a 50, insomma abbiamo fatto il massimo che potevamo in quel momento. Non mi aspettavo che il mercato impazzisse. Certo, Salah sta disputando una stagione fantastica, quindi complimenti al Liverpool per l’affare fatto, ma noi non avevamo scelta, né altre soluzioni, dovevamo vendere entro il 30 giugno. Salah comunque non è una scoperta, conosciamo il suo valore, lo conoscevo anche quando ero al Siviglia e lui quando giocava con la Fiorentina mi aveva fatto soffrire”.

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