L’amicizia tra Bardiani e Scarponi non si spezzerà mai: il patron della squadra dedica le vittorie al suo grande amico

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Luca Bardiani, patron della squadra Professional italiana, dedica le vittorie ottenute in Croazia e al Giro dell’Appennino a Michele Scarponi

Bardiani CSF
Credits: Bardiani CSF

Due corse e due vittorie: è una domenica da incorniciare quella vissuta oggi dalla Bardiani CSF. Giulio Ciccone ha vinto il 79° Giro dell’Appennino (Novi Ligure-Genova, 195 km) mentre Paolo Simion ha vinto la sesta e ultima tappa del Giro di Croazia (Samobor-Zagabria, 151 km) precedendo il compagno di squadra Maestri. Una doppietta che ha permesso al #GreenTeam di coronare nel migliore dei modi il brillante percorso di avvicinamento al Giro d’Italia: vittoria di tappa di Tonelli venerdì in Croazia con Barbin secondo, seguita dal terzo posto ieri e dal secondo di Guardini nella prima tappa, oltre le belle prestazioni di Ciccone e compagni al Tour of the Alps. Per Ciccone il successo all’Appennino (già vinto dal #GreenTeam nel 2014 con Colbrelli) è il terzo in tre anni di carriera, dopo la tappa al Giro d’Italia nel 2016 e quella al Tour of Utah l’anno scorso. Per Simion, prof dal 2015, è invece il primo successo in carriera. La Bardiani CSF così festeggia, in un solo colpo, il sesto e il settimo successo stagionale. Ciccone ha affermato:

“stiamo raccogliendo i frutti del nostro lavoro. Due vittorie in un solo giorno sono un risultato incredibile, ma non certo un caso. Tutta la squadra sta correndo bene da inizio stagione. Ogni gara è stata un passo in avanti, una crescita costante che ci ha dato convinzione. Abbiamo lavorato bene fin dall’inverno per riscattare un 2017 deludente: così stiamo facendo. La corsa era difficile sia per il percorso sia perchè, dopo il Tour of the Alps, avevamo gli occhi puntati addosso come squadra. Questo ci ha aiutato a compattarci. Ci siamo presi la responsabilità di gestire la corsa, soprattutto con Orsini e Wackermann che hanno tirato per tantissimi chilometri lasciando poco spazio agli attaccati. In prossimità della Bocchetta sapevo che quello doveva essere il mio momento. Ho attaccato, Masnada e Antunes sono stati dei buoni compagni di fug, e insieme abbiamo subito creato un buon vantaggio sul gruppo. Nel finale è servito tanto sangue freddo. Sapevamo che ce la saremmo giocata in tre, ma una mossa sbagliata poteva essere fatale. E’ stata una giornata perfetta, di quelle che rimangono impresse nella memoria. Ora godiamoci il successo e attendiamo, maggio sarà un mese importante…”

Paolo Simion dalla Croazia ha raccontato la sua vittoria:

“la vittoria di oggi è una grandissima soddisfazione. Un’iniezione di fiducia incredibile, una spinta morale e un segnale importante da parte di tutta la squadra. Due giorni fa Tonelli, oggi io, sempre con una fuga e sfruttando il gioco di squadra. Abbiamo dimostrato che il lavoro paga, che aiutarsi reciprocamente crea un enorme valore aggiunto. Questa è l’immagine più bella per rappresentare le nostre vittorie. Ora abbiamo la consapevolezza che con la giusta mentalità e grinta possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Da quando sono passato professionista ogni anno è servito per crescere. Da dilettante vincevo spesso. Aspettare oltre tre anni per riassaporare il successo non è stato semplice, ma ogni stagione è stata un’evoluzione, anche a livello tecnico. Ho imparato a sfruttare le fughe e la vittoria di oggi è la miglior dimostrazione. Siamo partiti all’attacco con Maestri per vincere i punti degli sprint intermedi e difendere la maglia di Tonelli. Arrivati a Zagrabria, e compreso che sia io che Mirco ne avevamo ancora, abbiamo forzato per evitare la rimonta del gruppo. Abbiamo ripetuto il gioco di squadra fatto al Tour of Rhodes, che poi premiò Mirco. Questa doppietta è la ciliegina sulla torta di una bellissima settimana”.

Le ultime parole sono di patron Luca Bardiani, le ha dedicate a Michele Scarponi:

“come title sponsor, non posso che essere orgoglioso di questi bellissimi successi. Come squadra e come Bardiani & CSF, le vogliamo dedicare alla memoria di Michele Scarponi, un campione che ha lasciato un vuote enorme negli amanti del ciclismo.”

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