Le verità di Ventura, l’ex ct esce allo scoperto: “non vedo l’ora di poter parlare, ci sono molte cose che non si sanno”

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Giampiero Ventura è tornato a parlare dell’eliminazione dell’Italia dagli spareggi mondiali, esprimendo inoltre il suo punto di vista sul duello scudetto tra Juventus e Napoli

LaPresse/Fabio Ferrari

Sono passati alcuni mesi dalla sconfitta dell’Italia contro la Svezia negli spareggi mondiali, un ko dolorosissimo che ha estromesso gli azzurri da Russia 2018. Un fallimento totale costato il posto sia al presidente federale Tavecchio che al ct Giampiero Ventura, considerato come il principale artefice della disfatta. Da novembre ad oggi l’ex allenatore del Torino non è più uscito allo scoperto fino ad oggi, quando è tornato a parlare ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per togliersi qualche sassolino dalla scarpa:

“Se tornassi indietro farei giocare Insigne contro la Svezia? Non vedo l’ora di poter parlare: appena potrò dirò tutta la verità. Sicuramente ci sono grandi responsabilità, ma ci sono anche cose che non si sanno. Ora non posso, ma appena avrò modo risponderò anche a questa domanda. Ora ho solo voglia di tornare a lavorare sul campo dopo questa terribile esperienza. La Roma? Ha fatto un’impresa che pochi si aspettavano, forse solo Di Francesco e i suoi giocatori ci credevano e se la sono meritata sul campo. Ora devono puntare alla finale di Kiev, hanno il dovere di farlo. L’eliminazione della Juve? Resta la grandissima partita che ha fatto e che forse ha una valenza superiore a quella della Roma, poi tutto quello che è successo dopo sul campo fa parte del calcio, è un peccato, sarebbe stato giusto che la Juventus avesse avuto la possibilità di giocarsi i supplementari. Non aveva sbagliato niente fino al momento del rigore”.

Benevento-Juventus Dybala dybala
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Ventura poi si è soffermato sul campionato di serie A, analizzando il duello a distanza tra Juventus e Napoli a poche giornate dallo scontro diretto dello Stadium:

“Questo weekend darà delle risposte, da una parte c’è il Napoli che sta attraversando forse il momento meno abbagliante del suo campionato, dall’altra parte una Juve reduce da una mazzata dal punto di vista psicologico e con una partita contro la Samp non assolutamente scontata. Insigne uomo scudetto? Nel Napoli non c’è un giocatore solo ma tutto è figlio dell’organizzazione, del modo di stare in campo, di interpretare il calcio. Sono felice per il Napoli e per Napoli, era impensabile che fosse dove siamo partiti noi ed è giusto che sia dove è in questo momento. La crescita della società è stata esponenziale, ogni anno c’è stato sempre un piccolo grande miglioramento. In Italia il risultato è tutto ma con Sacchi c’era il gioco e la vittoria. A Sarri manca solo la ciliegina che è la vittoria ma il suo calcio è godibile, un piacere per gli amanti del calcio. Dall’altra parte c’è una società come la Juve che ha nel dna la vittoria, ogni volta che c’è da dare una risposta, è sempre pronta altrimenti non avrebbe vinto sei scudetti consecutivi”.

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