Amstel Gold Race – Instancabile Matteo Bono: “quando ricevo dai tecnici il compito di attaccare…”

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Il ciclista dell’UAE Team Emirares, Matteo Bono, racconta la sua prestazione realizzata all’Amstel Gold Race

Quando in una grande corsa c’è una fuga, è quasi una certezza vedere tra gli attaccanti Matteo Bono. Così come già fatto nella Milano-Sanremo, anche nell’Amstel Gold Race l’atleta bresciano dell’UAE Team Emirates è stato tra i corridori che hanno dato vita alla principale fuga di giornata: 9 attacanti sono fuoriusciti dal gruppo dopo circa 20 km di gara, toccando un vantaggio massimo superiore ai 15?. I big della corsa sono rientrati sui battistrada solamente sull’ultimo passaggio sul Cauberg, a 20 km dal traguardo, e Bono ha avuto ancora la forza di provare un nuovo allungo e di rimanere in scia degli atleti che si sono giocati il successo, ottenendo il 17° posto (successo di Valgren su Kreuziger). Rui Costa ha chiuso la prova in 27ª posizione. Bono dopo il traguardo ha spiegato:

“non mi affido a una qualità particolare per andare in fuga: quando, come accaduto ieri, ricevo dai tecnici il compito di attaccare, riesco a farlo al meglio. Il gruppo ci ha lasciato molto spazio e siamo arrivati quasi fino in fondo. Quando i migliori ci hanno raggiunto, si è formato un drappello di meno di venti atleti, in quei frangenti ogni azione può essere importante, così ho cercato di anticipare ancora per avvantaggiarmi, ma le gambe erano un po’ in sofferenza”.

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