Mondiali 2018, Infantino promuove il VAR: “favorevole alla sua introduzione. L’assenza dell’Italia? Che botta per il movimento”

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Il presidente della Fifa ha parlato dell’eventuale utilizzo del VAR ai prossimi Mondiali, soffermandosi anche sull’assenza della Nazionale Italiana

LaPresse/Xinhua

Cento giorni all’inizio dei Mondiali 2018, un periodo di tempo intenso che Gianni Infantino utilizzerà per sistemare gli ultimi dettagli per far sì che l’edizione russa sia la migliore di sempre. Uno di questi, se dettaglio può chiamarsi, è l’inserimento del Var per le partite del Mondiale, una situazione che verrà discussa a Bogotà il prossimo sedici marzo, in occasione della riunione del Consiglio della Fifa. Infantino si è detto favorevole visti gli ultimi risultati ottenuti dalla tecnologia, ma ancora non è detta l’ultima parola:

La decisione di utilizzare la Var ai Mondiali dovrebbe essere presa il 16 marzo, quando a Bogotà ci sarà una riunione del Consiglio della Fifa, che è l’organo competente per decidere sui regolamenti delle competizioni. Io, ovviamente, sono molto favorevole – spiega Infantino -: ero molto scettico due anni fa, ma abbiamo provato e visto che funziona. Le statistiche dicono che si è passati da un’accuratezza del 93% a un’accuratezza del 99% delle decisioni degli arbitri. Se vogliamo che la miglior competizione calcistica al mondo sia arbitrata nel miglior modo possibile dobbiamo aiutare gli arbitri e sicuramente con la VAR possiamo farlo”. Sul contributo della Federazione italiana e di Collina, dichiara: “Posso solo ringraziare e complimentarmi con l’Italia per quello che ha fatto negli ultimi due anni. Da decenni in Italia si parla della moviola in campo, anche se a Collina non piace chiamarla così. È stato fatto un lavoro eccellente da Collina e anche dal movimento italiano, a partire dalla Figc con l’allora presidente Tavecchio, il presidente degli arbitri Nicchi, fino a Rosetti, Rizzoli e a tutti gli arbitri che si sono impegnati in questa bella sfida. Hanno fatto tutti un lavoro eccellente ed è anche grazie a loro che abbiamo potuto prendere questa decisione storica e importante per il calcio mondiale. Ovviamente non è facile introdurlo, bisogna sperimentare e allenarsi, come si è visto in Italia”.

Non poteva mancare una battuta da parte di Infantino sull’assenza dell’Italia dal Mondiale in Russia, una brutta botta per il movimento azzurro secondo il presidente della Fifa:

“Il fatto che l’Italia non si sia qualificata al Mondiale è stata una bella tegola per tutto il calcio italiano. Bisogna lavorare molto e trovare le forze e le risorse per ripartire. In Italia c’è passione, talento, preparazione e ci sono le strutture, quindi bisogna che tutti inizino a mettere da parte i propri interessi per pensare agli interessi del movimento calcistico italiano, per rifondare la tradizione del calcio italiano: la maglia azzurra fa emozionare gli italiani ma anche tutti i tifosi del calcio. E quella maglia merita di stare nei primi posti tra le nazionali. Adesso ci sono le persone competenti per lavorare e se serve come Fifa siamo a disposizione per dare un mano. È importante per il mondo del calcio che l’Italia sia forte”.

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