“Ho vinto il Mondiale da quando ci sei” – Thegiornalisti, un amore da batticuore come l’Italia nel 2006

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Thegiornalisti sfornano una nuova hit dal titolo ‘Questa nostra stupida canzone d’amore’, il brano confronta l’amore con la vittoria dell’Italia nel Mondiale 2006: l’analogia romantica fa sciogliere proprio tutti

Thegiornalisti sono tornati ieri su YouTube con il loro nuovo brano che promette già di diventare una hit. A sole 24 ore dalla pubblicazione del video di ‘Questa nostra stupida canzone d’amore’ sul canale social, la clip ha oltre 70mila views. La poesia di Tommaso Paradiso, frontman della band romana, si lega ad un ritmo musicale lento e melodico che esplode tra parole e musica in un crescendo alla fine del brano. Il romanticismo della canzone non è mai banale e ciò è dimostrato in special modo in alcune strofe. Come quella che propone un’analogia unica e significativa tra amore e calcio. Tommaso Paradiso canta:

hai capito chi sei? Sai che ho vinto il mondiale da quando ci sei? Sei la Nazionale del 2006, ma dentro casa col vestito da sposa. Sei il finale migliore di tutti i film che possiamo guardare

Un amore confrontato al Mondiale del 2006? Qualcosa di poco romantico per chi non ha potuto assaporare le emozioni sotto il cielo di Berlino, per chi non ha visto alzare quella coppa da capitan Fabio Cannavaro, per chi non ha tremato al rigore di Fabio Grosso e per chi non ha esultato alla traversa di Trezeguet. Qualcosa di miracolosamente sentimentale per chi ha al contrario avuto gli spasmi allo stomaco durante i supplementari di Italia-Germania, per chi ha pensato al peggio dopo il gol in finale di Zidane, per chi si è indignato per la testata data da quest’ultimo a Materassi e per chi infine ha gioito con Lippi, Buffon, Del Piero, Totti e gli altri. Confrontare il Mondiale all’amore diventa in questa chiave qualcosa di unico, diventa quel concetto utopico d’amore che tutti vorremmo poter far vivere alla persona che ci sta accanto. In questa chiave l’analogia tra calcio e amore esprime al meglio quel sentimento d’attaccamento inspiegabile alla propria maglia, ai propri colori, alla propria donna che al tempo stesso (proprio per la sua totale incomprensibilità) è così intenso e profondamente nostro.

 

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