Galliani, che retroscena in casa Milan: “ci deridevano, abbiamo scritto la storia. Io potevo rimanere, ma…”

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L’ex amministratore delegato del Milan Galliani è tornato a parlare della sua avventura in rossonero, con tanto di retroscena finale post cambio dirigenziale

LaPresse/Spada

Una nuova avventura in politica appena intrapresa con la candidatura alle prossime elezioni, Adriano Galliani però appena ha occasione torna a parlare del suo grande amore Milan. L’ex amministratore delegato rossonero, intervenuto alla trasmissione Fatti e Misfatti su TgCom24, ha parlato così dei suoi anni al Milan insieme a Silvio Berlusconi.

“Il 1° luglio 1987 nasce davvero il primo Milan di Silvio Berlusconi, perché arrivano Arrigo Sacchi più Gullit e Van Basten. Berlusconi invita tutto il Milan al castello di Pomerio in una sorta di ritiro spirituale e li pensiamo a cosa fare del Milan. E’ li che ci arriva la mission di far diventare il Milan il club più importante del mondo. Mettendo come obiettivi lo scudetto della stagione ’87-88, la Coppa dei Campioni e l’Intercontinentale. Ci deridevano, ci ignoravano, abbiamo vinto. Siamo innamorati perdutamente di Marco van Basten. Io sarei rimasto solo al Milan, ma una volta che Berlusconi ha deciso di vendere il club, non ero più disponibile a rimanere”.

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