Fassone, ma cosa nascondi?! “Ecco perché i cinesi del Milan non escono allo scoperto”

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L’amministratore delegato del Milan Fassone prova a spiegare il mistero che circonda Yonghong Li e la proprietà cinese. Ma le sue parole non convincono…

Fassone - ph Lapresse
Fassone – ph Lapresse

Una verità che non convince i tifosi del Milan, le parole rilasciate dall’ad Marco Fassone sulla ‘misteriosa’ proprietà cinese del club rischiano di generare nuovi sospetti e nuove ombre. Il dirigente rossonero usa termini come riservatezza e mentalità per cercare di spiegare il mistero che circonda Yonghong Li. Queste le sue parole riportate da MilanNews.it:

“Yonghong Li? È riservato, facciamocene una ragione. Difficile superare questa riservatezza, secondo me non lo farà. Alla luce dell’ambiente che si sta creando, molto difficile per un cinese da capire, mentre un italiano è normale, ho approfittato della presenza di Han Li che è qui da quindici giorni in Italia, per chiedergli di fare una riunione interna in società con tutti i manager del Milan, quindi una ventina di persone, affinchè potesse spiegare lui ai suoi uomini il loro punto di vista. Perchè, ad esempio, sono così restii dall’intervenire, dal farsi fisicamente vedere e per raccontare ai ragazzi il progetto e perchè loro sono convinti che sarà un Milan di successo, in tempi più o meno lunghi, che cercheremo di accorciare. Ci vuole pazienza. Nel fare questa chiacchierata ne ho approfittato per spiegare alcuni concetti che per noi sono di difficile comprensione, che siamo abituati a sentire e vedere fisicamente il presidente. C’è tutta una filosofia e una cultura dietro che mette in difficoltà anche a me venire a raccontare qui, perchè non la conosco bene nemmeno io”.

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