Eric Boullier si è soffermato sul carattere di Fernando Alonso, sottolineando come lo paragoni ad uno squalo che va dritto al suo obiettivo
Una stagione da dimenticare per la McLaren e per Alonso, impossibilitato a lottare con i migliori a causa della scarsissima affidabilità del motore Honda. Un problema cronico per il team di Woking, costretto a navigare nelle retrovie dello schieramento sognando la top ten. Una situazione difficile da gestire per Alonso che, nel corso dell’anno, ha avuto molti momenti difficili da gestire. A rivelarli è Eric Boullier ai microfoni di Motorsport.com:
“Lui è un agonista, per questo si era preparato mentalmente nell’inverno scorso per arrivare pronto al Mondiale 2017. Stava disegnando nella sua mente come avrebbe dovuto essere la stagione e questo lo aveva motivato molto per cercare di arrivare ai suoi obiettivi. Così, nei test a Barcellona, dopo aver notato l’impossibilità di raggiungerli a causa delle prestazioni del motore, ha avuto diverse sensazioni. Un misto tra tristezza, frustrazione e umiliazione. Pugno nel muro a Singapore? A volte deve esprimere la sua frustrazione, ma ha avuto reazioni uguali anche quando ha vinto gare. E’ molto teso dopo una gara. E’ stata la stessa cosa anche a Singapore. Ha questa rabbia dentro sé perché sa di poter fare meglio, sa che può essere più competitivo e ha bisogno di dimostrarlo. Penso che se vincerà butterà giù un muro. Io paragono Fernando a uno squalo. Quando sente l’odore del sangue va dritto all’obiettivo. Ed è per questo che se sente di poter salire sul podio o essere abbastanza competitivo per farlo non si arrenderà per alcuna ragione al mondo. Quindi la pressione sarà tutta sul team, ma è una buona cosa“.