Dybala, confessioni da brividi: “papà morto con un tumore, avevo 15 anni e stavo per lasciare il calcio. Poi…”

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L’attaccante della Juventus Paulo Dybala racconta il terribile momento della scomparsa del padre. “Stavo per lasciare il calcio, poi…

Dybala
LaPresse/Gerardo Cafaro

Confessioni che mettono i brividi e che raccontano un dolore forte, fortissimo. Quello provato da Paulo Dybala quando, appena 15enne, perse il padre portato via da una terribile malattia. L’attaccante argentino della Juventus si racconta a Vanity Fair:

“Mio padre, Adolfo, è morto per un tumore, quando avevo 15 anni. Fu un dolore fortissimo, nei mesi precedenti non riusciva più a venirmi a trovare e il club mi fece andare a casa per un po’ di tempo. Sei mesi erano troppo pochi e mi venne la tentazione di mollare tutto. Forse un giorno lo ritroverò o forse no, a papà però penso sempre e gli dedico tutti i miei gol. Quando abbiamo un pallone tra i piedi, noi calciatori siamo felicissimi. Quello che succede dietro, nel retropalco, spesso non è proprio bellissimo. Chi diventa un calciatore quando arriva al mio livello? Il più delle volte un uomo molto solo. Dio ci dà un dono, ma poi quel dono va lavorato. Ne ho visti tanti di fenomeni nei settori giovanili, ragazzi di cui dicevano: ‘Se solo avesse avuto la testa, avrebbe potuto essere Maradona o Messi’. Ecco, io ho lavorato soprattutto per evitare questo”

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