Vincente ma anche… insolente, Hamilton e quel gesto discutibile sul podio: ma il rispetto per la Ferrari dov’è?

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Il gesto compiuto da Hamilton sul podio di Austin dimostra poco rispetto nei confronti dei suoi avversari, è questo l’esempio da seguire

Vincente, ma anche un po’ insolente. Irrispettoso nei confronti dei propri avversari, che meriterebbero per curriculum e vittorie la stessa importanza attribuita a lui. Lewis Hamilton non è nuovo a gesti eclatanti e abbastanza discutibili, utili non solo a distogliere l’attenzione dagli altri per attirarla su di sè, ma anche a mancare di rispetto a piloti che avrebbero tutto il diritto di prendersi la scena.

LaPresse/Photo4

L’ultimo a farne le spese è stato Kimi Raikkonen, dimenticato da Usain Bolt e dall’intero pubblico americano proprio nel bel mezzo della sua intervista sul podio. Il motivo? Il gavettone di champagne messo in atto da Lewis nei confronti dello sprinter giamaicano, voltatosi immediatamente verso il britannico lasciando Raikkonen a parlare da solo ad un pubblico intento a seguire il siparietto tra i due. E’ questo il giusto rispetto da portare ad un pilota della Ferrari? Passi la simpatia e il feeling tra Hamilton e Bolt, ma disturbare così palesemente un’importante intervista come quella del podio, catalizzando su di sè l’attenzione dopo averla avuta qualche istante prima, non è proprio da pilota campione di sportività.

LaPresse/Photo4

Un comportamento censurabile che non sarà di certo piaciuto alla Ferrari, attenta ad ogni minimo particolare quando si tratti di visibilità. In quel momento però, il mondo non guardava più Raikkonen, bensì la gag tra Bolt e Hamilton, diventata il principale argomento più delle parole del finlandese che, oltre tutto, avrebbe avuto anche qualcosa di importante da dire, vista la penalizzazione di Verstappen che gli ha regalato il podio. Una scena davvero triste che tutto ha suscitato nei tifosi italiani meno che ilarità, un gesto davvero irrispettoso che lo sport, più che i fan di tutto il mondo, gradirebbe non rivedere mai più.

Il gesto di Hamilton al minuto 6:00:

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