F1, le rivelazioni di Jenson Button: “ho rischiato la rissa con Hamilton, ecco cosa è successo”

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All’interno della sua autobiografia, Jenson Button ha svelato di essere stato vicino alla rissa con Lewis Hamilton

‘Life to the Limit’, si intitola così l’autobiografia scritta da Jenson Button per raccontare i retroscena più particolari della sua carriera in Formula 1. Alcuni di questi riguardano il suo rapporto con Lewis Hamilton, descritto come ‘un tipo un po’ misterioso’. A destare stupore è quanto accaduto tra i due piloti in Turchia nel 2010, quando addirittura sfiorarono la rissa per non aver rispettato gli ordini di scuderia.

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A metà della prima stagione ero davanti a Lewis in classifica – scrive Button sul suo libro – poteva essere battuto dal compagno? Probabilmente no, ma lui è un pilota e sono sicuro che ha apprezzato la sfida come lo feci io. E’ per questo che facciamo questo lavoro. Personalmente con me fu carino, ma forse era un po’ infastidito dalla situazione. Onestamente penso che non fosse contento e le cose peggiorarono un po’ in Turchia quando rischiammo lo scontro. Sul podio ci fu il classico momento di ‘gelo’ come lo definirebbe la stampa, con una festa ‘muta’. Il fatto è che venne da me dicendo: mi hai superato senza rispettare gli ordini di scuderia? Aveva vinto. Gesù. ‘No’, gli dissi, ‘non ti ho mai detto che non lo avrei fatto’Questo gli fece pensare che il team era dalla mia parte anziché dalla sua, anche se non ha mai spiegato perché avrebbe poi dovuto esserlo dato che eravamo in corsa per una doppietta e, a parte per il punto di vista dei nostri ingegneri, nessuno avrebbe voluto mandare a monte un risultato del genere. Era un po’ scocciato, forse oltre il dovuto e la prova era che dietro i sorrisi non c’era buonumore“.

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Button racconta anche un aneddoto relativo al 2012, quando Hamilton postò sui social le telemetrie del Gp del Belgio: “non so sinceramente quale poteva essere il suo pensiero, certamente il suo dispiacere era rivolto alla squadra, non a me, ma di fatto danneggiò anche il sottoscritto perché non si pubblicano le telemetrie. Non si fa. La schermata mostra cose sulle quali lavori duramente e che debbono restare segrete ai rivali. Non mi è andata giù sta cosa. La versione ufficiale è che io rimasi ‘deluso’, quella ufficiosa è che io dissi ‘ma che c***o!’. Ma allo stesso tempo sapevo che non c’era nulla di personale contro di me, fu più una mossa stupida per lamentarsi con McLaren. Successivamente arrivò l’annuncio che Lewis sarebbe diventato compagno di squadra di Nico Rosberg alla Mercedes. Per me fu un peccato perché mi stavo divertendo nel nostro duello, anche se al di fuori della pista restava un tipo un po’ misterioso“.

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