F1, Hamilton e quella puntura alla Ferrari: “la Mercedes in certi settori è leader, a Maranello invece…”

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Lewis Hamilton ha commentato la vittoria ottenuta a Suzuka, sottolineando però come il titolo mondiale non sia ancora deciso

Sessantuno vittorie in carriera, otto solo in questa stagione che, con ogni probabilità, lo eleggerà campione del mondo di Formula 1. Lewis Hamilton si gode il momento ma non abbassa la guardia, dal momento che l’aritmetica non gli ha ancora consegnato il titolo.

LaPresse/Photo4

Il britannico però sente di aver quasi raggiunto la meta, dimostrandolo con un sorriso grande così: “potevo solo sognare di trovarmi con un vantaggio simile – le parole di Hamilton riportate dalla Gazzetta dello Sportla Ferrari ci ha sfidato duramente per tutto l’anno e io devo solo ringraziare tutta la mia squadra: ho sempre estratto il meglio dalla mia monoposto, ma è grazie al meticoloso lavoro sull’affidabilità che noi siamo arrivati a questi risultati. Ero eccitato all’idea di una bella battaglia con Seb, ma lui è stato molto sfortunato. L’affidabilità oggi in Formula 1 è tantissimo, questione di sopravvivenza, ma la Mercedes in questo campo è leader. La partenza è stata buona, anche se non spettacolare, e dopo ho solo pensato a gestire il passo e le gomme. Era la cosa decisiva da fare con le temperature più alte del week end e le Red Bull e le Ferrari che sono sempre molto veloci in gara. Verstappen si è avvicinato alla fine, dopo l’ultima Virtual Safety Car, quando mi si sono raffreddate le gomme ed ero alle spalle di Alonso che lottava con Massa.

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L’avevo molto vicino, ma dopo che aveva vinto l’ultima gara, non gli avrei lasciato pure questa. Poi c’è da considerare anche il fatto che Max è molto giovane, volevo mostrare la mia esperienza ed essere sicuro che Verstappen restasse dietro. Non è stata una passeggiata. Cento punti ancora a disposizione sono però tanti, io mi sento molto fortunato e benedetto a vivere queste sensazioni, ma non vedo il bisogno di cambiare approccio nelle ultime gare. Dobbiamo pensare a centrare dei risultati e gestire la vettura e il motore, ma è quello che abbiamo fatto finora in tutta la stagione. Non prenderò rischi pazzeschi nella posizione in cui sono: proseguirò così fino in fondo. Poi a volte alzare il piede ti può procurare più problemi del dovuto“.

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