Sagan, l’ultima follia è una pazza idea: il poker mondiale a Innsbruck significa anche la classifica generale del Tour de France 2018!

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Peter Sagan non esclude di puntare nel 2018 al poker mondiale nonostante il percorso durissimo in programma a Innsbruck, apparentemente riservato agli scalatori: “ma con una preparazione adeguata credo di poterci puntare”

Dici Peter Sagan e non ti sorprendi più di nulla. Il talento slovacco ha conquistato domenica il suo terzo titolo mondiale consecutivo, un’impresa mai centrata prima da nessuno nella storia. Le vittorie di Richmond, Doha e Bergen sono arrivate su percorsi diversi e dopo corse molto diverse, ma Sagan s’è confermato il corridore di gran lunga più forte e completo del panorama ciclistico internazionale, soprattutto a Bergen dov’è arrivato malconcio per un raffreddore, senza provare il tracciato e senza alcuna strategia di squadra. Ha fatto valere per l’ennesima volta la sua forza, la sua potenza e la sua straordinaria serenità mentale: nonostante fosse il super-favorito non ha mai avuto addosso alcun tipo di pressione, grazie alla sua filosofia di vita leggera e positiva a prescindere dal risultato agonistico. E’ la sua arma in più: in bicicletta si diverte, vince perché si diverte e quando non vince non gli importa più di tanto, perché comunque si diverte. E così a soli 27 anni ha già battuto tanti record storici e dal 2018 potrebbe alzare ulteriormente l’asticella.

LaPresse/Reuters

Fino ad oggi è sempre stato un corridore completo, adatto alle classiche di un giorno ma anche alle grandi corse a tappe (ha vinto 8 tappe del Tour e 4 della Vuelta; ha concluso 5 volte il Tour a Parigi e una volta la Vuelta a Madrid) dove ha dimostrato particolare resistenza anche sulle salite, soprattutto quelle secche e non troppo dure. In classifica generale al Tour è già arrivato 42° nella sua prima partecipazione del 2012, e poi 46° nel 2015. Insomma, non troppo lontano dai big.

Adesso l’anno prossimo (2018) per il mondiale c’è un percorso durissimo in Austria, con arrivo a Innsbruck: ci sono salite stavolta lunghe e dure, ma anche ripide e pericolose discese. Ecco perché può succedere di tutto. Ecco il percorso ufficiale:

Sagan subito dopo la vittoria di Bergen ci ha scherzato su: “meglio così, l’anno prossimo starò di più in vacanza“. Ma adesso dopo poche ore fa subito un passo indietro: “Niente è impossibile, a Innsbruck il dislivello complessivo sarà di 4.800 metri. A Bergen era di 3.600 metri, non siamo mica lontanissimi. Con una preparazione adeguata credo di poterci puntare, poi vediamo. Se trovo la condizione come quando alla Tirreno-Adriatico nel 2012 sono arrivato con Nibali…“.

Certo, non è pazzo Sagan. Quando guarda il percorso riflette a voce alta: “il mio peso forma varia dai 78 ai 79. Come faccio a vincere quelle corse?“, ma l’idea lo stuzzica. E potrebbe esserci di più. Il Tour de France 2018 sarà molto particolare. Gli organizzatori stanno programmando un percorso mozzafiato dopo la partenza dalla Vandea con due tappe i linea per velocisti e una cronosquadre di 35,4km a Cholet il terzo giorno di corsa.

Subito dopo gli organizzatori stanno valutando una tappa pazza sui ribonou della Bretagna ripercorrendo dei tratti del Tro-Bro Lèon (vedi foto accanto), e la nona tappa prima delle Alpi dovrebbe partire da Compiégne e arrivare a Roubaix, lungo il percorso del leggendario “Inferno del Nord“. Parliamo di pavè, sterrato, fuoristrada, continui sali scendi, strappi durissimi, discese ripide, strade strette. Qui bisogna saper guidare bene la bici, e Sagan in questo è maestro assoluto, lui che nasce e guida ancora la Mountain Bike, sua più grande passione (al punto che alle Olimpiadi di Rio De Janeiro ha preferito correre la gara in Mountain Bike).

E visto l’andamento delle ultime grandi corse a tappe, con un gruppo di big che arrivano sempre insieme sulle grandi montagne e i distacchi vengono decisi esclusivamente da cronometro e abbuoni, tappe così difficili e anomale potrebbero dare distacchi maggiori persino rispetto ai tapponi alpini o pirenaici. Ecco perché Sagan potrebbe puntare addirittura alla classifica generale del Tour de France: se deciderà di perdere peso e prepararsi ai Mondiali di Innsbruck, inevitabilmente a Luglio (quindi appena due mesi prima) sarà già competitivo con i migliori corridori che al Tour de France punteranno alla classifica generale.

Sarebbe la novità più bella per non rimpiangere troppo Contador e per mettere ulteriore pepe a una sfida già di per se’ bellissima come quella che si prospetta per il prossimo Tour, tra Vincenzo Nibali e Chris Froome.

 

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