Agnelli-Ultras, le carte dell’inchiesta parlano chiaro: ecco il “modus operandi” Juventus

SportFair

Nelle 13 pagine di motivazioni del provvedimento che ha portato alla condanna di Andrea Agnelli emerge quello che è stato definito il ‘modus operandi’ della Juventus

LaPresse/Spada

Juventus, condannato Agnelli – Un anno di inibizione e 300 mila euro di multa alla Juventus, è questa la condanna inflitta dal Tribunale della FIGC al presidente Agnelli. E, spulciando le pagine delle motivazioni, emerge quello che dai giudici è stato definito il ‘modus operandi’ della Juventus: “sono emersi elementi di chiara colpevolezza a carico degli odierni deferiti. Agi ultras venivano destinati biglietti e abbonamenti, anche a credito e senza previa presentazione dei documenti di identità dei presunti titolari, in violazione delle disposizioni di norme di pubblica sicurezza. Una circostanza preoccupante, anche in ragione del fatto che non sono stati fenomeni sporadici e occasionali. Le vicende contestate in realtà assurgono a vero e proprio ‘modus operandi’ di una delle Società più blasonate a livello europeo per un lunghissimo arco di tempo ed hanno trovato la loro conclusione non già a seguito di un volontario cambio di rotta societario, ma esclusivamente per l’avvenuta conoscenza delle attività di indagine della Procura della Repubblica di Torino”.

LaPresse/Jennifer Lorenzini

Juventus, condannato Agnelli – Nelle 13 pagine di motivazioni poi si legge: “l’ampiezza temporale del fenomeno descritto in deferimento l’entità dei tagliandi e degli abbonamenti distribuiti oltre il limite normativo agli esponenti del tifo organizzato induce a ritenere sicuramente violata la disciplina in questione, a prescindere dalla dibattuta effettiva conoscenza della circostanza che i beneficiari fossero dediti al bagarinaggio ovvero fossero esponenti della criminalità organizzata (la qual cosa, fra l’altro non risulta adeguatamente provata tanto è vero che la notizia ufficiale riferita alla presunta appartenenza dei citati soggetti a cosche illecite, venne resa pubblica in epoca successiva rispetto ai rapporti intercorrenti tra la dirigenza e la tifoseria, e che non appena appresa la notizia, ogni contatto ebbe immediato termine)”.

 

 

Condividi