Tour de France, il padrone delle volate Sagan rivela: “senza Jurai adesso non sarei qui” [GALLERY]

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Peter Sagan ha dominato la terza tappa del Tour de France. Il corridore della Bora Hansgrohe ha ringraziato il fratello per aver trasmesso la passione per il ciclismo

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Nella tappa più europea del Tour de France, Peter Sagan ha umiliato con i suoi avversari. Nella terza tappa della Grande Boucle, il ciclista ha dimostrato il suo enorme potere nelle volate di gruppo. Il ciclista della Bora Hansgrohe negli ultimi metri della corsa non ha lasciato il minimo spazio ai suoi rivali e ha trionfato con grande forza e tenacia.

Peter Sagan è fatto così: quando si mette una cosa in testa difficilmente sbaglia. La sfortuna ci stava per mettere lo zampino (nelle fasi conclusive il piede è scivolato sul pedale) e Matthews stava per approfittarne. Ma nulla, il ciclista campione del mondo in carica è più forte delle avversità e ha alzato le braccia al cielo a Longwy. Per il corridore è il quarto successo da iridato e meglio di lui hanno fatto solo Merckx, Hinault e Speicher.

Il padrone assoluto della maglia verde (dal 2012 al 2016 ha sempre vinto la classifica generale dei velocisti) ha raccontato le sue sensazioni della terza tappa e il suo bizzarro look alla cerimonia: “nella sfortuna, sono stato fortunato, il piede si è rimesso subito a posto – ha dichiarato Sagan come riportato da La Gazzetta dello Sport -. Non ho avuto neppure il tempo di pensare ‘Che cosa sta succedendo’? Pressione? Ma che cos’è? I grandi occhiali che avevo sul podio? Dite tutti che sono da sci, ma sono da motocross. Sono diversi e a me piacciono le cose ‘diverse'”.

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Peter Sagan vuole vincere l’ennesima maglia verde e raggiungere Erik Zabel a quota sei. Ma come al solito il ciclista della Bora Hansgrohe ha spiazzato tutti: “le sei maglie verdi consecutive di Zabel? Che cosa cambia nel mondo se ci arrivo o no? Non è molto importante”, ha proseguito.

Il corridore slovacco ha poi parole dolci verso suo fratello Jurai: sono per la prima volta al Tour assieme e, ieri, Jurai ha svolto un grande lavoro. Ha due anni più di me, ho cominciato ad andare in bici per imitarlo. Senza di lui, adesso non sarei qui a parlare con voi, ha proseguito.

Infine Sagan si lascia andare e pensa alla moglie incita e che non potrà vederla per molto tempo: “una sensazione unica, mi manca non vedere giorno dopo giorno la pancia di mia moglie che cresce. Per ora, la mia vita non è cambiata molto. Dopo, invece, penso che cambierà“, conclude.

 

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