Fabio Aru ha concluderà in quinta posizione questa edizione del Tour de France, ma il ciclista dell’Astana è nervoso e svela i motivi
Oggi termina il Tour de France con la passerella sui Campi Elisi. Questa edizione della Grande Boucle è stata piena di emozioni e di grandi spunti per il proseguo della stagione. Chris Froome oggi vincerà la sua quarta classifica generale davanti a Rigoberto Uran della Cannondale Drapac e a Romain Bardet dell’Ag2R La Mondiale giunti in seconda e terza posizione.
Fabio Aru è stato sia in maglia gialla che a pois, ma soprattutto ha vinto una bella tappa a La Planche des Belles Filles. Un risultato quasi perfetto per il sardo al suo secondo Tour consecutivo. Il ciclista dell’Astana ha raccontato la sua prestazione in questa edizione del Tour de France: “il bicchiere lo vedo più pieno che vuoto. Ma mi girano le scatole perché avrei voluto combattere ad armi pari nell’ultima settimana, e vedere come sarebbe andata a finire. Dobbiamo analizzare le cose con calma. Le aspettative di tutti, comprese le mie, erano cresciute – ha dichiarato Fabio Aru come riportato da La Gazzetta dello Sport -. Ma se prendiamo come punto di partenza il 2 aprile, quando mi sono infortunato al ginocchio, la prospettiva cambia. Da questo Tour vado via con la consapevolezza di essere stato all’altezza dei migliori. Il miglioramento rispetto allo scorso anno è stato grande. Il podio è a 45 secondi, non è tanto. Ma chi mi ha preceduto è stato più bravo e gli faccio i complimenti”.
Infine Fabio Aru ha analizzato nei dettagli i suoi avversari che hanno lottato con lui per il podio: “Froome è andato meno bene che nei Tour scorsi? Beh, ha vinto. Non basta? Non mi ha sorpreso la giornata negativa di Bardet, nei grandi giri può sempre capitare – ha concluso -. Semmai mi ha impressionato, oltre a Uran, Landa, che era reduce dal Giro. Ma io lo conosco Mikel, abbiamo corso insieme, so quanto sia forte”.
Fabio Aru però è un combattente ed è nota la sua grande forza. Il corridore italiano ha corso con grande tenacia e non ha mai ceduto totalmente (è andato in crisi sulle Alpi, ma non è crollato come successo l’anno scorso). Adesso la Maglia Tricolore ha la consapevolezza di poter vincere questo Tour de France e magari il prossimo anno con un piano tattico migliore. Il futuro agonistico di Fabio Aru è già ben delineato: il 12 agosto correrà ad Expo 2017 in Kazakistan con Chris Froome e Nairo Quintana e poi sfiderà Vincenzo Nibali alla Vuelta di Spagna che partirà il 19 agosto.