Quando il cronista sfida Facebook: Marino Bartoletti è ospite di Bologna Experience per presentare il suo libro

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Marino Bartoletti è ospite di Bologna Experience per presentare il suo libro ‘Bar Toletti. Così ho sfidato Facebook’. L’evento si terrà mercoledì 2 agosto a Palazzo Belloni

Mettiamo un giornalista sportivo di razza, un segugio di storie abituato da decenni a scandagliare tutto ciò che gravita intorno al pallone e non solo, e immaginiamolo nell’universo effimero dei social, il luogo virtuale dove le nostre vite si trasformano in uno storytelling compulsivo. “Bar Toletti. Così ho sfidato Facebook”, cronache di una vita “social”, di Marino Bertoletti, è un duello in punta di penna tra il cronista e il mondo di Zuckerberg, ed è appassionante proprio perché il fioretto lo maneggia, con destrezza d’altri tempi, un’icona del giornalismo tradizionale italiano. Mercoledì 2 agosto, alle 18.30, Marino Bartoletti sarà protagonista del secondo di una serie di incontri con scrittori e personaggi legati alla città organizzato da Bologna Experience, la nuova mostra interattiva ospitata da Palazzo Belloni, in collaborazione con Edizioni Minerva. Dopo aver ospitato il pasticcere Gino Fabbri, autore di un libro che esplora la sua filosofia in cucina, la sede di Bologna Experience, Palazzo Belloni, accoglie un altro evento che vede al centro la narrazione. L’occasione di scoprire una mostra interattiva che, a sua volta, si pone come un intreccio di storie Made in Bologna, che fondono il reale e il virtuale, il passato e il presente.

Bartoletti, noto volto di Quelli che il Calcio, è passato dalla direzione del Guerin Sportivo alla creazione di Calcio 2000, Solocalcio, Goal, ha scritto sulle pagine de Il Giorno, Autosprint e Motosprint, per poi sbarcare sul piccolo schermo, con Processo alla Tappa, Domenica Sportiva, Pressing, fino a dirigere la testata sportiva della Rai. Nato a Forlì ma ormai bolognese d’adozione, è un narratore elegante e pungente, istrionico e versatile: doti che hanno fatto da salvacondotto anche nelle lande di Facebook, terra di selfie-addicted e meme che durano lo spazio di un giorno. Ed è questa la lezione che si può apprendere dalla sua avventura social, condotta con successo: anche nel tritacarne delle home page, dove non esistono le regole, è rimasto se stesso. Perché la qualità resta centrale sempre e comunque, e la capacità di raccontare storie non è determinata dal medium. La cultura del racconto sa adattarsi al format sincopato di Facebook, e sforna un almanacco ricco di riflessioni, guizzi di cronaca, ritratti, ricordi e frame narrativi, nuovi linguaggi.

E così nel suo libro, dove sfilano Zanardi e Bob Dylan, Giorgio Gaber e Niki Lauda, Pantani con Glenn Miller, Bearzot con John Lennon, Beppe Viola con Freddy Mercury, ognuno trova il suo posto. Accostamenti che non sorprendono, in un’ottica volutamente pop. In fondo, lo sport è una “macchina narrativa” fenomenale, un archetipo che contiene tutto: l’eroe, la sfida, la lotta per la vittoria, l’affresco sociale e la storia individuale. Bologna si riconferma quindi la città delle storie, preziosi frammenti di vita raccolti e restituiti al pubblico da Bologna Experience, visitabile fino all’8 ottobre. Racconti fatti di facce, espressioni, voci che si rincorrono tra vecchi palazzi e porticati, canzoni e naturalmente, tante storie di carta, come quelle proposte insieme a Edizioni Minerva.

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