Montella, veleno su Berlusconi: “ecco perché non vinciamo più. Futuro Milan, no a Dzeko: vi dico tutto”

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L’allenatore del Milan Montella lancia una stoccata a Silvio Berlusconi e poi parla del futuro del club rossonero

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LaPresse/Spada

Milan, veleno Montella su Berlusconi –Ultimo periodo negativo? Forse abbiamo perso dei punti perchè il presidente non mi dettava più la formazione…”, via un macigno dalla scarpa di Vincenzo Montella. L’allenatore del Milan racconta il momento della squadra in un’intervista al Corriere dello Sport  lancia più di una frecciata a Berlusconi: “è da gennaio che non mi chiamava, ma da parte mia c’è sempre il massimo rispetto. Il mio punto di riferimento è stato Galliani. Io ho sempre parlato e trattato con i dirigenti che venivano interposti tra me e la proprietà. Non ho mai osato chiamare Berlusconi oltrepassando Galliani”, le parole di Montella.

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Montella, Milan post closing –Inevitabilmente qualcosa è successo a livello mentale dopo il closing, anche se per gran parte della stagione tutti avevano garantito la massima attenzione. Questo è stato assicurato anche da parte della nuova società. Ma quello che è accaduto, a livello di inconscio, non è colpa di nessuno. C’è stato un cambiamento importante, bisogna trovare un nuovo equilibrio. Si tratta di situazioni normalissime, inevitabili”, ha proseguito Montella.

LaPresse/Francesco Mazzitello
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Montella e il Milan del futuro – Vincenzo Montella parla poi così del Milan del futuro: “ci vogliono organizzazione, intuito e, ovviamente, i risultati. Da dove si riparte? Il 1° luglio vorrei rivedere tanti ragazzi che ci sono oggi qui con me a Milanello. Credo che con pochi innesti quelli che ci sono oggi potrebbero fare ancora meglio. Molti dei miei calciatori sono migliorati. La loro volontà e i sacrifici si sono visti, i giovani hanno fatto molto bene. Sono fiero di loro a prescindere dalla posizione in classifica. Tanti soldi? Possono bastare anche meno. Dzeko? La storia parla per lui, sa dialogare bene con i compagni e ha la fisicità importante da centravanti. Ma io sceglierei gli attaccanti piccoli, perché sono più furbi”, ha concluso Montella.

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