Ciclismo: grande omaggio all’intramontabile campione Marco Pantani

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Dal 5 maggio al 28 maggio, le tappe di D5, Marco Pantani sarà ricordato con un grandissimo evento 

Marco Pantani D5Uno spettacolo, che vuole informare, coinvolgere e appassionare, realizzato con la consulenza tecnica di Francesco Ceniti, giornalista de La Gazzetta dello Sport e co-autore con Tonina Pantani del libro In nome di Marco, e con la collaborazione dell’illustratore Enrico Cicchetti. La timeline della vicenda ripercorre perciò le prime scalate con la bicicletta di quando era bambino, l’approdo alla squadra che lo rappresenterà per anni, la Mercatone Uno, le vittorie e le sconfitte, fino alla penultima tappa del Giro d’Italia 1999, quando viene squalificato a Madonna di Campiglio per un valore di ematocrito nel sangue sopra la soglia consentita. I media accostano subito a Marco l’ombra del doping: un’ombra che lo perseguita e che lo trascina nel buio. Ultimo capitolo della messa in scena quindi, l’arrivo nella “famosa” D5, la camera dell’hotel Le Rose, che il campione affitta a Rimini per rinchiudersi in una solitudine silenziosa che lo porterà alla morte. Un vero e proprio giallo, una messa in scena costruita maniacalmente a cui ancora oggi non viene attribuito un regista.

Marco Pantani (13)Ad affiancare la figura di Pantani nella messa in scena c’è un giornalista sportivo, tifoso appassionato di Marco, dell’uomo e del campione, che insieme a lui dall’inizio, ripercorre la scalata, lasciandosi ispirare  e guidare nella stesura del proprio libro dallo stesso Pantani. E’ stato perciò necessario portare in scena due fonti di informazione: gli attori e il mezzo mediatico. Disseminati tra gli spettatori si trovano dei monitor e le immagini che un videoproiettore getta sulla parete di fondo. Sul palcoscenico due biciclette, immancabili: la più grande, quella delle gare e delle vittorie, e la più piccola, rossa, quella degli inizi, di un Marco bambino che muoveva i primi passi sui pedali. Il testo e la messinscena raccontano la vicenda con attenzione puntuale, con un obiettivo prima di tutto: il passaggio limpido dell’informazione e dell’emozione sincera che solo da tale informazione onesta può provenire. Un grande evento dedicato a Marco e a tutti coloro che vogliono pedalare con lui e per lui, per restituirgli la dignità che gli è stata rubata due volte: il 5 Giugno del 1999 e il 14 Febbraio del 2004.

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