Giro d’Italia, la maledizione continua: nuovo clamoroso forfait per un altro attesissimo ‘big’

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Il Giro d’Italia n° 100 sembra essere diventata una gara maledetta. Ecco chi oggi ha dato forfait alla corsa del centenario

Il Giro d’Italia sembra essere una gara maledetta. Molti Big hanno già detto di “no” alla corsa rosa del centenario, chi per scelte strategiche e volute (Froome, Contador, Sagan), chi invece è stato costretto al forfait per motivi di forza maggiore, come cadute o infortuni. Tanti big del gruppo salteranno la grande corsa in rosa. Da Michele Scarponi, scomparso prematuramente la scorsa settimana per un drammatico incidente mentre si allenava, proprio pochi giorni dopo aver ottenuto i gradi di “Capitano” dell’Astana per un altro grave infortunio, quello di Fabio Aru, fino a Philippe Gilbert, Simon Yates e molti altri. Un vero peccato perchè gli organizzatori hanno fatto di tutto per creare il patos sportivo adeguato a questa grande corsa italiana. Oggi il Team Sky ha annunciato il suo roster e le sorprese non sono mancate. Oltre come detto Froome, al Giro d’Italia non ci sarà neanche il Campione Olimpico Elia Viviani.

elia vivianiLa decisione di saltare il Giro è stato un colpo al cuore per tutti gli amanti delle due ruote. Dopo tantissimo tempo un ‘pistard’ era riuscito a vincere l’oro in una olimpiade e vedere Viviani al Giro d’Italia sarebbe stato un grande motivo d’orgoglio per tutti i tifosi italiani che hanno pianto e gioito per quel successo storico nel velodromo di Rio de Janerio.

Viviani era un velocista di punta, poteva vincere le tappe in pianura e ambiva alla maglia ciclamino della classifica a punti.

LaPresse/Alfredo Falcone
LaPresse/Alfredo Falcone

La scelta non è stata di Viviani, che ha spiegato che la scelta è stata della squadra. Fatto sta che il Giro perde un altro grande protagonista, un attesissimo big che poteva essere un grande riferimento della corsa rosa. Un altro azzurro di grande prestigio che non parteciperà alla corsa del Centenario, che parte dalla Sardegna di Aru orfano di Aru e piangerà ad ogni tappa un campione come Scarponi.

Sembra sempre più una maledizione…

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