Scandalo WikiLeaks, la CIA ci tiene sotto controllo: ecco spiegato il metodo di spionaggio tramite smartphone e tv

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Nuovo scandalo messo alla luce da WikiLeaks: la CIA avrebbe spiato i cittadini di diversi Paesi tramite smartphone e tv, le informazioni sono allarmanti

WikiLeaks CIA, scoppia un nuovo scandalo – La sicurezza del mondo intero ha subito un nuovo forte scossone, ancora una volta è stata WikiLeaks, il portale web di Julianne Assange, a svelare un incredibile segreto che coinvolgebbe la CIA. WikiLeaks avrebbe reso pubblici oltre 8000 file che attesterebero il lavoro di una divisione speciale della CIA, deputata allo sviluppo di software e hardware per compiere operazioni di spionaggio. Sistemi in grado di violare, senza essere scoperti, la quotidianità delle persone comuni.

WikiLeaks CIA, i metodi di spionaggio – “Ogni singola arma cibernetica che finisce in circolazione si può diffondere nel mondo nel giro di pochi secondi per finire usata da stati rivali, cyber mafie come anche hacker teenager“, per questo motivo, come riportato da ‘Repubblica’, WikiLeaks avrebbe preferito mantenere la massima sicurezza in merito alla natura tecnica e politica del programma di spionaggio, rivelandone tuttavia alcuni dettagli sulle modalità. Le cyber armi in questione sarebbero dei software in grado di penetrare televisori, smartphone e qualsiasi strumento di ultima generazione collegato alla rete, presente nelle nostre case, trasformandolo in una sorta di microfono in grado di percepire ogni discorso, ogni rumore, ogni sospiro presente nelle abitazioni.

WikiLeaks CIA, il monito di WikiLeaks – Dai file divulgati da WikiLeaks si è scoperto che il Centro ingegneristico di Cyber Intelligence Europe (CCIE), la centrale europea, avrebbe sede a Francoforte (Germania), all’interno di una base USA. Il centro si occuperebbe di diverse Nazioni: da quelle dell’Europa (Italia compresa), al Nord Africa, al Medio Oriente. WikiLeaks ha messo in guardia dai pericoli derivanti da quelli che definisce ‘armamenti elettronici’: “la diffusione incontrollata di questi strumenti, che scaturisce dalla difficoltà di arginarle e contemporaneamente dal loro grande valore di mercato, è paragonabile al commercio internazionale di armamenti“.

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