L’ultima magia di Hermione: femministe nude e… belle! Lo schiaffo di Emma Watson alla chiusura mentale di chi ‘lotta’ per l’uguaglianza

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L’8 marzo, il femminismo e la parità dei diritti: il tutto riassunto in un paio di tette mostrate, leggermente su Vanity Fair. L’ultima magia di Emma Watson che ha ridato la femminilità al femminismo. Con polemica in omaggio

Cattura4Alzi la mano chi si ricorda di Hermione Granger, la maghetta della saga di Harry Potter interpretata da Emma Watson. La piccola studentesse della scuola di magira, perfettina e con i tratti da bambina con il passare degli anni è cresciuta diventando prima una ragazza e poi una donna bellissima, tanto da essere innalzata da icona di femminilità e di… femminismo. Emma Watson è infatti in pima linea per la difesa dei diritti delle donne sia nel ruolo di Women Goodwill Ambassador alle Nazioni Unite che come promotrice di HeForShe, campagna mirata a sensibilizzare gli uomini al fine di aiutare e supportare le donne.

Cattura2Nonostante il suo impegno sociale, la sua lotta in prima linea e la sua figura sempre distinta e mai sopra le righe, è bastato uno scatto su ‘Vanity Fair’ a scatenare la polemica. Il motivo? Emma appare in prima pagina con il seno (parzialmente) scoperto. Tadimento dei propri ideali. Mercificazione della donna. Mancanza di rispetto verso se stessa e l’intera categoria di donne morigerate, caste, pure che rientrano nella categoria delle ‘femministe’. Il simbolo della lotta per la difesa dei diritti delle donne, crocefissa sull’altare dei media a causa di un paio di tette, dalle stesse donne!

CatturaPolemica che scoppia (anche se vogliamo sperare sia solo un caso) con l’avvicinarsi della ‘Festa della donna‘, quel particolare giorno nel quale le appartenenti al sesso femminile si dividono in due ‘fazioni’: quelle che l’8 marzo si ricordano di protestare contro dei nemici immaginari chiamati ‘#Voiuomini‘ che per loro fortuna sono facili da riconoscere in quel giorno preciso poichè sono ‘#tuttiuguali‘; mentre l’altra metà si dà alla pazza gioia fra locali e strip club a darsi alla pazza gioia, cosa normalissima sottolineiamo, se non fosse portata all’esagerazione dalle stesse donne (solo di una parte per fortuna) che innalzano una serata di rimorchio e la vista di qualche spogliarellista, il tutto annegato in grandi quantità di alcool, ad atto di ‘libertà intellettuale e valoriale’.

Cattura3Pausa. Fermatevi un attimo ed ascoltate: sentite sbraitare? Arrivano… Le femministe stanno per insorgere e forse è già troppo tardi. Nella speranza di fermarle ci appelliamo alle parole della stessa Emma Watson, che nel rispondere alle critiche ha messo in riga tutta l’appena citata categoria: “il femminismo è sempre nella possibilità di scelta. Ciò mi mostra di nuovo quante idee sbagliate e quanti pregiudizi esistano su che cosa sia il femminismo. Femminismo vuol dire lasciare scegliere le donne, non è un bastone con cui punirle. Riguarda la libertà, l’uguaglianza. E davvero non so che cosa le mie tette abbiano a che fare con questo. Tutto ciò mi confonde, anzi sono semplicemente sbalordita“.

Cattura6Emma Watson ha vestito nuovamente i panni di Hermione per compiere l’ultima magia: far capire a chi dovrebbe lottare per l’uguaglianza dei sessi e la parità dei diritti ma mostra invece solo bigottismo e chiusura mentale, che una ‘femminista’ donna nuda su un giornale può essere simbolo di femminilità, bellezza e forza e non deve essere giudicata come una una prostituta che espone la sua merce sul marciapiede dei media. Ciò che si lega principalmente al concetto di libertà, tanto ricercato, è forse proprio quell’essere donna, esprimere la propria femminilità in qualsiasi modo senza essere giudicata (dalle stesse donne in primis!), vestita o nuda, giovane o vecchia, timorata di Dio o punkabestia, etero o lesbica. Senza etichette femministe o maschiliste, sbagliate allo stesso modo, senza dedicare un singolo giorno al rispetto dell’essere umano e contribuire a strozzarne l’essenza con pregiudizi e preconcetti nei restanti 364.

L’8 marzo non regalate mimose, prendete spunto da Emma Watson: regalate un (pre)giudizio in meno, maschietti e anche femminucce.

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