Cessione Milan – Paolo Berlusconi, ma davvero? Confessioni di (non) closing e uno schiaffo ai tifosi

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Cessione Milan che fa registrare le (incredibili) dichiarazioni di Paolo Berlusconi: “i cinesi non riescono a chiudere? Porte ugualmente aperte”

LaPresse/Piero Cruciatti
LaPresse/Piero Cruciatti

Cessione Milan, parla Berlusconi – Due anni per un closing (o meglio, un non closing) infinto e Paolo Berlusconi cosa fa? Prende ancora tempo e lascia ancora le porte aperte a cinesi di SES in futuro. Le frasi rilasciate a 7Gold dal fratello del presidente del Milan non hanno fatto per nulla felici i tifosi rossoneri, che continuano a vedere la trattativa con SES sempre più come una farsa. “Adesso voglio fare chiarezza su quello che Paolo Berlusconi pensa di questa trattativa per la cessione del Milan: c’è un importante advisor che ha presentato questo gruppo di investitori cinesi che alla fine di una lunga trattativa hanno versato prima 100 milioni, e poi altri 100. Credo che sia la prova più evidente del loro interesse concreto e della volontà di chiudere l’operazione, poi ci sono stato degli avvenimenti che anche noi stiamo cercando di capire fino in fondo. Per colpa di norme del governo cinese siamo arrivati al closing e c’è stata una pausa. Di fronte a questo si potevano incamerare 200 milioni”.

Han Li Berlusconi
Han Li Berlusconi

Cessione Milan, parla Berlusconi – Ma ecco il passaggio di Berlusconi che ha fatto infuriare i tifosi: “l’atteggiamento giusto di mio fratello, che è oggi in essere, è di dare tempo una settimana per versare altri 100 milioni e di dare un mese di tempo per chiudere la trattativa. Io sono dell’idea che se per caso versassero 300 milioni e poi nel giro di un mese non fossero in grado di concludere, incamererei i 300 milioni e continuerei a gestire il Milan come famiglia Berlusconi, chiuderei la trattativa con i cinesi ma lascerei lo stesso loro la porta aperta. Questi investitori sono stati evidentemente presi in contropiede da una situazione imprevista, e quindi se tra un anno dovesse tornare a bussare con le dovute garanzie io mi sederei al tavolo, per come sono fatto io, dicendo, bene 300 me li hai già dati vediamo la rimanenza”. Porta aperta in futuro: come se non ci fosse una stagione da programmare e un Milan da far tornare grande. Senza nessun rispetto nei confronti dei tifosi, che da anni ormai vivono una situazione surreale.

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