Dalla sospensione idraulica al nuovo musetto, tutti i segreti della Ferrari che sta nascendo

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Secondo un’analisi della Gazzetta dello Sport, la Ferrari 2017 avrà caratteristiche ben diverse rispetto alla monoposto che ha deluso nel corso della stagione 2016

Un travaglio lungo e faticoso, un lavoro di equipe difficile e complicato, una sinergia di ingegneri e meccanici salda e (si spera) foriera di successi e vittorie. C’è tutto questo dietro il progetto 668 della Ferrari, una monoposto che sta nascendo all’interno del box di Maranello con il chiaro obiettivo di riscattare una stagione, quella del 2016, caratterizzata da tante delusioni e nessun successo.

LaPresse/Photo4
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Quattro giorni fa il primo step di un percorso iniziato al termine dell’anno passato, l’accensione della power unit 062/2 collegata al telaio e alla trasmissione. Un primo risultato che lancia la Ferrari verso la presentazione ufficiale della nuova monoposto, prevista a Fiorano il prossimo 24 febbraio, tre giorni prima dei test di Barcellona. Venerdì prossimo, dunque, cadranno i veli sulla Ferrari 2017 che mostrerà al mondo intero tutte le proprie particolarità tenute finora nascoste da Arrivabene e il suo team. Andando ad analizzare nel dettaglio le caratteristiche che dovrebbe avere la monoposto 2017, si potrebbe partire dalla sospensione idraulica, elemento che in queste settimane sta facendo discutere l’intero circus.

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A decidere sull’abolizione o meno di questo sistema sarà nei prossimi giorni la Fia ma, in caso di via libera, la Ferrari non prenderebbe come una sconfitta questa decisione, dal momento che il Cavallino non appare in svantaggio nei confronti degli altri team sotto questo punto di vista. Per quanto concerne la veste aerodinamica, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, gli uomini di Maranello sarebbero propensi ad adottare una versione con cofano motore dotato di appendice, mandando in soffitta quella con deriva verticale (shark fin). Tra i due sistemi le differenze sono minime, l’adozione dipende solo dal metodo di gestione dei flussi diretti verso l’ala posteriore.

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Per quanto riguarda il muso della vettura, sempre secondo la Gazzetta, la Ferrari 2017 dovrebbe presentare una parte anteriore arrotondata, sprovvista di anomale estensioni ma con una lunghezza quasi simile a quella del 2016. L’ultima analisi riguarda quella relativa alla power unit, dal quale risulta molto stuzzicante il packaging degli organi accessori che dovrebbe coinvolgere al proprio interno l’adozione di intercooler dell’ERS e del turbo, di maggiori dimensioni rispetto al 2016. Novità importanti che sottolineano la volontà della Ferrari di tornare a competere per la vittoria, un obiettivo chiaro e preciso che Marchionne e Arrivabene hanno tutta l’intenzione di centrare.

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