Si è quasi concluso il progetto biennale Spin-Sport Parnership Inclusion Network, utile per l’inserimento dei giovani con disabilità nello sport
Tappa conclusiva, presso l’Istituto di istruzione superiore “Gaetano Salvemini” di Palermo, del progetto biennale “Spin – Sport Partnership Inclusion Network”, partenariato internazionale guidato dall’associazione palermitana “Euro” e finanziato nell’ambito del programma “Erasmus + Sport” con l’obiettivo di promuovere la pratica sportiva come fattore di integrazione sociale per ragazzi che vivono situazioni di disagio, per esempio persone con disabilita’ oppure in affidamento ai servizi della giustizia minorile.
Erano presenti il commissario tecnico della nazionale paralimpica italiana, Willy Fuchsova, per una prova dimostrativa di tiro con l’arco rivolta agli studenti, e Antonio Di Liberto, dirigente delle Politiche sportive scolastiche del Miur. Proprio il tiro con l’arco e’ stato tra le discipline e le attivita’ incluse nel progetto insieme a vela, canoa, nuoto, bouldering, orienteering, karate, calcio a 5, corsi di primo soccorso e corsi di leadership nello sport. Il programma si e’ snodato attraverso conferenze, tavoli tematici in Italia e a Malta, workshop formativi, l’elaborazione di un manuale di raccomandazioni, moduli sull’inclusione sociale attraverso lo sport. Oltre a “Euro”, hanno contribuito al progetto Uisp Sicilia,
Fiso Sicilia, la societa’ Canottieri Trinacria, Community Teachsport (Gran Bretagna), Centre for Education (Spagna), la polisportiva greca Paok, il Fopsim (Malta) e Curba de Cultura (Romania), mentre tra i partner associati si contano i Comuni di Palermo e Alcamo, il dipartimento per la Giustizia minorile, la Province Directorate of Youth and Sports in Denizli (Turchia) e Asteri (Grecia). Il tiro con l’arco e’ stato protagonista con un corso tra luglio e agosto nella riserva naturale Bosco d’Alcamo.
“E’ stato un progetto davvero utile per i ragazzi in difficolta’ – ha detto il responsabile della nazionale paralimpica di tiro con l’arco, Fuchsova -. Nel bosco di Alcamo abbiamo tenuto un corso per una ventina di ragazzi: si e’ trattato di un’esperienza unica. Spero che non sia unica in tutti i sensi e che ce ne siano altre. Lo sport ha un grande valore per l’inserimento sociale, sia per i normodotati, sia per i disabili, sia per i ragazzi che vivono situazioni di disagio. Abbiamo scelto il tiro con l’arco perche’ e’ uno sport dove l’inclusione e’ totale perche’ sia il normodotato sia il disabile lo possono praticare allo stesso livello. Speriamo che ci sia continuita’: siamo sempre alla ricerca di iniziative per diffondere il tiro con l’arco nelle scuole – ha aggiunto – ma non e’ semplice perche’ a volte si vede l’arco solo come un’arma, ma ovviamente non e’ cosi’. E’ uno degli sport piu’ sicuri“.
“Gia’ da qualche hanno – ha sottolineato Di Liberto – come Ministero cerchiamo di veicolare il messaggio che lo sport non e’ solo la pratica sportiva negli istituti scolastici ma e’ un metodo di inclusione che cambia gli stili di vita. Le politiche sportive all’interno delle scuole sono diventate un modello di crescita per gli studenti. Il potenziamento delle attivita’ sportive operato negli ultimi anni va verso questa direzione, di inclusione dei ragazzi non solo italiani. La portata di questi progetti – ha aggiunto – da’ la possibilita’ di confrontarsi con altre realta’ europee, prendendo ad esempio dai modelli migliori di noi che possono farci crescere. I Paesi coinvolti sono stati la Spagna, Malta e l’Inghilterra“.
“La nostra societa’ – ha detto Gianni Fiore dei Canottieri Trinacria – ha sposato questo progetto perche’ ci ha donato un input e una cultura diversi, una voglia di dare qualcosa che lo sport ha gia’ di suo come valore intrinseco a persone che magari non avevano avuto la possibilita’ di avvicinarsi allo sport in questo modo. Abbiamo coinvolto circa una trentina di ragazzi affetti da sindrome di Down e poco piu’ di venti ragazzi affidati dal Ministero della Giustizia. Inizialmente i ragazzi avevano difficolta’ a inserirsi ma alla fine e’ risultata un’esperienza bellissima, i ragazzi hanno vissuto un sogno a contatto con la natura grazie ai corsi di vela e canoa“. (ITALPRESS)