Soldi o sogni? Mourinho, il declino dello Special One carico di denari e povero di obiettivi

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Il declino di Mourinho: dal raggiungimento della gloria con Porto e Inter, alla decadenza del potere ‘corrotto’ dalla ricchezza

LaPresse/PA
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Il declino di Mourinho, forse, è iniziato proprio quando l’uomo Mou pensava di avere raggiunto il top. E forse, è stato proprio così. Raggiunta la vetta, infatti, non si può che scendere. Mou la sua vetta l’ha raggiunta nella notte di Madrid: vittoria della Coppa dei Campioni con l’Inter e, un attimo dopo, passaggio dalla stessa panchina dell’Inter a quella del Real Madrid. Sembrava una doppia vittoria, celebrata nello stesso luogo, simbolicamente plusvalente. Era, al contrario, l’inizio della discesa.

LaPresse/Reuters
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Là dove Mou abbandonava l’Inter per il Real, si consumava la vittoria dell’arroganza del potere a discapito del sogno. Mou aveva vinto col Porto e con l’Inter, compiendo miracoli in terre sante. Poi venne il potere, la ricchezza: Real e Chelsea. Ma le cose sappiamo bene come andarono. E adesso, Manchester U. I migliori giocatori a disposizione. Tutti a servire e riverire. Ma manca la cosa più importante, a questo Mou: il sogno! E senza sogni, resta solo un forziere carico di denari, che non portano da nessuna parte. Leicester insegna.

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