Cessione Milan, spunta il piano B: ma la ‘mossa’ di Galliani…

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Cessione Milan arriva proprio al rush finale: da segnalare un rallentamento nella concessione della autorizzazione governative, ma i tempi del closing verranno rispettati

LaPresse/Vincenzo Livieri
LaPresse/Vincenzo Livieri

Cessione Milan, date closing confermate – Tutto procede, forse in maniera più lenta rispetto alle ultime previsioni, ma il closing con la cordata cinese ci sarà. Il 2 o il 13 dicembre la data che segnerà il passaggio di proprietà del Milan in mano alla Sino Europe Sports, che ieri ha ufficialmente comunicato (rispondendo alle critiche mosse da più parti, istituzioni comunali comprese) che al momento del closing verranno svelati tutti i nomi degli imprenditori coinvolti nell’affare, come ottemperato dalle leggi italiane. Soldi (420 milioni di euro) già da tempo pronti per essere versati sul conto Fininest, ma secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ in edicola stamane ci sarebbero dei rallentamenti nella concessione delle autorizzazioni governative cinesi per lo spostamento del denaro.

LaPresse/Piero Cruciatti
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Cessione Milan, date closing confermate – Situazione preoccupante? No, decisamente. Perché Yanghong Li e la Sino Europe Sport hanno già pronto un piano B per evitare di andare oltre le date stabilite: se le autorizzazione governative per il trasferimento del denaro dalla Cina al Lussemburgo (sede della Rossoneri Sport) non dovessero arrivare in tempo, allora i soldi arriveranno da finanziamenti di altre banche europee. Tutto questo per far sì che i tempi vengano rispettati e il closing avvenga entro (massimo) il 13 dicembre. Ma c’è un altro indizio importante che avvicina il Milan verso le mani cinesi: quest’oggi Adriano Galliani ha convocato ufficialmente il Cda per il 2 dicembre, il 13 dello stesso mese come seconda data. Una ‘mossa’ che conferma come i tempi per il closing verranno rispettati. A prescindere da eventuali rallentamenti governativi.

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