F1, Hamilton e quel secondo posto griffato… Ecclestone: che aiuto di Bernie a Lewis

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Grazie all’intervento di Ecclestone, la Mercedes ha potuto utilizzare delle componenti del motore arrivate da Brackley e rimaste bloccate in dogana

Una rimonta furiosa, partita dal decimo posto e terminata al secondo, alle spalle del proprio compagno di squadra sempre più leader di questo nuovo Mondiale di Formula 1.

LaPresse/Photo4
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Lewis Hamilton può ritenersi soddisfatto del risultato centrato al Gp di Sochi, dove le prospettive non erano poi così tanto rosee dopo i problemi riscontrati in qualifica. Domenica, poi, ecco lo spunto da campione del mondo che, senza l’aiuto di Bernie Ecclestone, non si sarebbe potuto concretizzare. Ma cosa avrebbe fatto il boss della FOM per aiutare Lewis Hamilton? Il mistero è presto svelato. C’è voluto l’intervento personale di Mister E per sbloccare dei pezzi di scorta della power unit della monoposto di Hamilton che erano rimasti bloccati in dogana. Utilizzando il propulsore del Gp d’Australia, i meccanici Mercedes avrebbero dovuto riconfigurare il motore con le stesse caratteristiche di quello che ha ceduto in qualifica per non incorrere nella penalizzazione prevista per chi viola il regime di parco chiuso.

LaPresse/PA
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Così è stato fatto arrivare da Brackley un jet con un fuel system evoluto, ma la dogana ha impedito che questo arrivasse al circuito. A questo punto, ci ha pensato Bernie Ecclestone a sbloccare la situazione per far si che le parti mancanti entrassero nella disponibilità della Mercedes per permetterle di assemblarle sulla macchina di Hamilton. Davvero un cadeau speciale per un piazzamento d’onore, Lewis Hamilton ringrazia e incassa, ma la rincorsa a Rosberg continua ad essere maledettamente complicata.

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