Ciclismo, Gavazzi ancora positivo alla coca: “mi sono lasciato con la mia ragazza e sono esploso”

SportFair

Mattia Gavazzi positivo alla cocaina per la quarta volta nella sua carriera: il ciclista racconta i motivi che lo hanno spinto a cedere nuovamente

Mattia Gavazzi ci è ricascato. Il 32enne bresciano ha ceduto nuovamente alla cocaina. Un ragazzo fragile Mattia che è “rifugiato” nella cocaina. Gavazzi però, a differenza delle altre persone, deve fare i conti con i test antidoping a cui deve sottoporsi costantemente data la sua attività professionistica e agonistica e, per la quarta volta è risultato positivo alla cocaina.

matteo gavazzi1Non ho molto da aggiungere, è difficile parlare. Del resto, chi era vicino a me lo sapeva molto bene del mio problema. Chi mi aveva in squadra ha fatto moltissimo per aiutarmi sapendo che da un attimo all’altro ci sarei cascato dentro di nuovo. Ho rivisto un brutto momento“, ha spiegato il ciclista italiano come riporta “La Gazzetta dello Sport”. “Da tre anni vivevo con una ragazza, a Varese. Tre giorni prima della partenza per il Qinghai ci siamo lasciati, e sono esploso. Fino a dicembre ho fatto l’asino, mi sono rifugiato ancora là. Questo è il risultato. Però io scuse non ne voglio, giustificazioni neppure”, ha aggiunto Gavazzi che ha compromesso così la sua carriera e la bici, a livello professionistico, dovrà probabilmente abbandonarla per sempre: “è la cosa migliore, quella giusta. Anzi, forse così mi sono tolto pure un peso.

mattia gavazzi2In gran parte, il ciclismo mi ha sfasato. La vittoria è spesso un’illusione, un mezzo risultato diventa un abbaglio ma non ti dà equilibrio. Ora devo pensare a una nuova vita, alla mia vita in una giusta dimensione. Ho bisogno di più equilibrio, di maggiore stabilità. Per ora sono devastato“. Gavazzi poi si lascia andare e svela che una volta uscita la notizia della sua positività ha ricevuto diverse telefonate: “i primi a chiamarmi sono stati due corridori. Hanno paura di essere beccati anche loro. Dalla mia ultima dose alla positività ci sono undici giorni. Ora capisco quello che può essere successo a Paolini (che però parlò di una sola assunzione, non di dipendenza, ndr)“. “Vi chiedo solo un minimo di rispetto, di misura. In fondo non ho fatto del male a nessuno, anche se questa è una bella mazzata per tutti“, ha concluso Mattio.

 

Condividi