Ciclocross: Iserbyt d’oro ai Mondiali U23, che peccato per Bertolini!

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Al predestinato Iserbyt l’oro Uomini U23. Bertolini cade due volte, recupera ma non si accorge di aver forato all’ultimo giro

Il belga Eli Iserbyt indossa la maglia iridata degli under 23, come da pronostico. Una gara da tenere con il fiato sospeso ogni spettatore. Il ceco Adam Toupalik, secondo allo sprint nel giro precedente credeva di aver vinto. Conto sbagliato: braccia al cielo, inchini e sorrisi mentre alla sua sinistra Iserbyt, Hermans e Bertolini proseguivano a tutta.
Quando Toupalik si risveglia il terzetto con l’azzurro Bertolini (atleta del Centro Sportivo Esercito) fila che è un piacere per giocarsi una medaglia.

Bertolini_1Ma oggi la sfortuna ha preso di mira l’azzurro. Gioele era già caduto due volte nei giri precedenti: la prima mentre era in testa al gruppo, la seconda mentre stava per ricucire il gap.“Sono stato coinvolto in due cadute. La seconda mi ha toccato il francese. Poi ho recuperato per raggiungere la testa della corsa” – dice l’azzurro.
Al suono della campana per l’ultimo giro Gioele con grinta si era riportato sulle ruote di iserbyt ed Hermans all’inseguimento di Toupalik. L’errore del ceco lo aveva messo nella posizione migliore per tentare il gran colpo. Le gambe giravano a meraviglia quando una scivolata sull’asfalto bagnato dà la mazzata decisiva alle sue ambizioni. Non c’è più spazio per recuperare. Toupalik lo supera e rientra su Iserbyt ed Hermans. Questi tre si giocano le medaglie. Toupalik tenta la volata lunga, Iserbyt esce al momento giusto e trionfa. Hermans è soddisfatto del suo bronzo. Aerts a 11” completa la festa belga con il quarto posto, seguito dal francese Russo, quinto a 12”. Poi lo spagnolo Orts sfila il sesto posto a Bertolini, settimo a 15”.

 Michele Mondini
Michele Mondini

All’ultimo giro mi sentivo che avrei potuto mettere la medaglia al collo. Me la sono giocata. Avanti tutta, pensavo. Purtroppo non mi sono accorto che avevo forato e si era arricciato il tubolare perdendo pressione. Sono poi scivolato ed è stato proprio lì che ogni mio sogno di medaglia si è frantumato. Sono dispiaciuto per me e per la Nazionale: indossare la Maglia Azzurra è sempre un grande onore. Ma questo è il ciclocross. Avremmo potuto raccogliere, in ogni categoria, molto di più ma siamo usciti da questo mondiale, seppure senza podi che ci saremmo meritati, con la consapevolezza che gli azzurri ci sono; eccome se ci sono in ambito internazionale!” – conclude Bertolini.
Due cadute non causate da Gioele in cui è stato coinvolto: prima un belga lo ha stretto e poi un francese, sbagliando traiettoria, lo ha toccato. Eppure ha recuperato il gap e all’ultimo giro se non ci fosse stata quella foratura, avrebbe volato verso il podio. Un grande peccato ma un applauso a Gioele, alla sua grinta, determinazione ed al suo talento” – dice il CT Scotti. Nadir Colledani è quindicesimo a 1’31”, Stefano Sala 31° a 3’44”.

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