Javier Pastore infelice al Paris Saint Germain

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L’argentino Javier Pastore non vede mai il campo in Ligue 1 e si lascia andare a uno sfogo amaro

9 volte in campo tra campionato e Champions, ma solo 5 da titolare: Javier Pastore non è una pedina fondamentale nello scacchiere di Laurent Blanc, e lui questo lo sa bene. Vorrebbe giocare di più, forte anche della considerazione di buona parte della stampa calcistica e di grandi del passato che lo considerano forte, molto forte: per Eric Cantona è addirittura il “migliore al mondo”, ma lui nelle gerarchie dell’allenatore transalpino viene dopo gli intoccabili Ibrahimovic, Di Maria e Cavani, lottandosela con l’altro argentino Lavezzi, sottovalutato tanto quanto El Flaco dal buon Blanc.

blancCosì non stupisce che dal ritiro della sua Nazionale Pastore commenti con una battuta piuttosto piccata quanto gli succeda con il Paris Saint Germain: “Mi sento bene, anche perché al PSG non gioco” – cercando di smorzare i toni di una polemica che potrebbe tranquillamente nascere agigungendo – “comunque restano tante gare da giocare e tutti vogliono andare in campo”.

Sicuramente non è felice del momento attuale, sicuramente avrebbe fatto comodo alla Juventus, fissata in estate con il trequartista inseguito in tutti i campionati e mai arrivato (fino a ripiegare su Hernanes): e se i bianconeri lo corteggiassero nuovamente a gennaio?

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