Frosinone batte Empoli 2 – 0 e vola in paradiso. La Sampdoria di Zenga sconfitta 2 – 1 dall’Atalanta e all’inferno

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Emozioni contrastanti nelle due partite che hanno concluso la 6^ giornata della Serie A: Frosinone in estasi con il 2 – 0 all’Empoli, Sampdoria giù con l’Atalanta per 2 – 1

Frosinone – Empoli alle 19.00 poteva rappresentare un ottimo mezzo per allontanarsi dalle zone basse della classifica e lanciarsi verso lidi più sicuri: il Frosinone reduce dal primo punto in classifica conquistato contro la Juve si è affidato ancora all’eroe dello Juventus Stadium Blanchard, con Dionisi e Ciofani davanti supportati da un sempre pimpante Soddimo. L’Empoli di par suo ha risposto con il talismano Maccarone e un Saponara recentemente in versione Nazionale.

Il primo tempo vede l’Empoli partire meglio creando due occasioni con Saponara al 24’ e Maccarone al 32’. Il Frosinone lentamente ritrova le fila del discorso tecnico – tattico e prima dell’intervallo riesce a rendersi pericoloso con Ciofani al 37’ e ancora con Blanchard al 40’.

Nella ripresa le due squadre hanno atteso per azzannarsi al momento opportuno: sulla sinistra il Frosinone trova sempre una corsia preferenziale ma in un modo o nell’altro i toscani riescono a spazzare via i pericoli. Al 58’ però i padroni di casa fanno esplodere gli spalti del Matusa: il Frosinone trova il gol con Dionisi, abile a ribattere in porta la parata di Skorupski, che ha respinto come ha potuto su Ciofani, a sua volta abile a sfruttare un rimpallo fortunoso. Deve svegliarsi l’Empoli mentre Dionisi trova la sua prima rete in A alla decima presenza.

L’Empoli di Giampaolo prova a raddrizzare la partita ma al 71’ Dionisi fa doppietta e la mette in cassaforte: ancora un errore in disimpegno e l’attaccante buca il portiere avversario con un tiro potentissimo. Al 77’ si fa notte fonda per l’Empoli con l’espulsione di Saponara per proteste accese (2a espulsione per il giovane empolese).

Finale convulso ma prima storica vittoria del Frosinone in serie A che fa festa al Matusa: 4 punti in classifica e toscani che vengono agganciati.

Sampdoria offensiva quella proposta da Walter Zenga nella partita delle 21: Correa alle spalle di Eder e Muriel mentre l’Atalanta di Reja sceglie ancora Pinilla rispetto a un Denis non al 100%, con alle spalle El Papu Gomez e Maxi Moralez. L’occasione soprattutto per i liguri è chiaramente ghiotta.

Al 6’ padroni di casa in estasi: cross di Dramè teso in area, Moisander prova a rinviare ma devia il pallone direttamente nella sua porta, con Viviano che non può nulla. Niklas Moisander per il più classico degli autogol: purtroppo Samp sotto nel peggiore dei modi.

È una prima frazione di gioco decisamente pimpante: l’Atalanta non si adagia sugli allori e soprattutto con Gomez si fa più volte pericolosa nei primi 30 minuti mentre la Samp cerca con Eder un pareggio che non sarebbe immeritato. El Tucu Correa fatica invece a trovare il ritmo.

LaPresse/Mauro Locatelli
LaPresse/Mauro Locatelli

Al 32’ Pinilla alza bandiera bianca: dai primi minuti di gioco, causa uno sconto volante con Moisander, accusava problemi fisici. Ha stretto i denti ma il cambio con El Tanque Denis è diventato inevitabile. Zenga di par suo si dimostra ancora una volta allenatore capace e aggiusta a partita in corso un 4 – 3 – 3 per bloccare gli inserimenti sulle fasce dell’Atalanta. Finisce il primo tempo e gli orobici vanno negli spogliatoi meritatamente in vantaggio.

I secondi 45 minuti iniziano con le squadre che non apportano alcun cambio: stessi effettivi infatti nei due team. Anche il secondo tempo vede l’Atalanta più in palla e in grado di pungere la difesa doriana, per un raddoppio che però viene solo sfiorato: Kurtic è il più attivo fra i suoi e puntualmente Zenga al 62′ richiama in panca Correa inserendo Rocca, arretrando quindi Soriano nel ruolo di trequartista. Reja risponde con il cambio Migliaccio per Grassi, con l’ex giocatore del Palermo che dopo pochi minuti va vicinissimo al raddoppio.

Al 70′ l’allenatore della Samp si gioca la carta Cassano: il talento di Bari vecchia entra al posto di un Muriel evanescente. Ci prova Soriano che calcia di potenza dal limite dell’area, ma Sportiello vola a togliere la palla dal sette. Una partita davvero bella agli Azzurri d’Italia, due squadre che si affrontano senza alcuna remora e risultato che rimane in bilico.

LaPresse/Paola Garbuio
LaPresse/Paola Garbuio

Il finale di partita racconta di una Sampdoria caparbia che cerca di raddrizzare il risultato ma di un’Atalanta attenta nei raddoppi che non lascia troppi spazi agli avversari, con Paletta e Migliaccio uomini ovunque: al 91′ arriva il meritato raddoppio con Denis che sembra mettere il sigillo definitivo al match, per uno scambio al limite dell’area fra l’attaccante argentino ex Napoli e Maxi Moralez, con Denis che non sbaglia solo davanti a Viviano. Non molla però la Samp che al 94′ segna con Soriano, che mette dentro un cross basso di Barreto dopo che Cassano aveva inventato per Mesbah. Risultato che però non cambia più e 3 punti in cascina per l’Atalanta di Reja.

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