Eurobasket 2015, l’attesa sta per terminare: ecco cosa c’è in palio

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Non solo il titolo europeo in palio, agli Eurobasket 2015, che inizieranno oggi in quattro paesi diversi, anche due importantissimi pass per le Olimpiadi di Rio 2016

Quattro Paesi, 24 squadre, due posti per Rio e altri cinque per sperare ancora. Tutto pronto ormai per gli Europei di basket, eccezionalmente in forma itinerante (si gioca fra Croazia, Francia, Germania e Lettonia dopo la rinuncia forzata dell’Ucraina), con le due finaliste che voleranno direttamente ai Giochi mentre dalla terza alla settima classificata si giocheranno il pass olimpico al torneo di qualificazione del luglio prossimo.

LaPresse/EFE
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La squadra da battere resta la Francia, già campione due anni fa e che con la finale in programma il 20 settembre a Lille ha la possibilità di fare il bis col supporto del proprio pubblico. Nonostante le assenze di Ajinca, Noah e Diot, Collet ha a disposizione un roster tale da poter puntare al titolo, con Parker – di ritorno dopo la rinuncia al Mondiale lo scorso anno – e Batum pronti a fare da trascinatori. La principale minaccia per la Francia si chiama Spagna. Al di là di un cammino di avvicinamento perfetto (sette vittorie su sette), il quintetto di Scariolo ha tutte le carte in regola per lanciare il guanto di sfida. E’ vero, non ci saranno Navarro, Rubio, Calderon e Marc Gasol, ma ci sarà Pau e con lui dei fuoriclasse come Rudy Fernandez, Llull e Mirotic.

basketIn un’ipotetica griglia di partenza partono in seconda fila Croazia e Italia. I primi giocano la prima fase in casa e, come la Spagna, non hanno perso nessuna delle nove amichevoli giocate in preparazione agli Europei. E hanno collezionato pure scalpi importanti come Bosnia, Germania (due volte), Turchia e Lituania. Occhio a Saric, che nonostante i suoi 21 anni ha già le stimmate del leader. E poi c’è l’Italia: difficilmente Simone Pianigiani avrà a disposizione di nuovo tutta questa qualità, i vari Bargnani, Belinelli, Datome, Gallinari, Gentile e Hackett si presentano all’apice delle rispettive carriere, nel pieno della maturità e si può sognare in grande anche se l’obiettivo minimo è riportare il basket azzurro ai Giochi dopo aver saltato Pechino e Londra. La concorrenza però è spietata, già a partire da quello che è stato definito il girone della morte. Nel gruppo B, oltre a Italia e Spagna, ci sono anche la Germania dell’eterno Nowitzki, che avrà l’ultima grande chance di disputare un’Olimpiade, e la Serbia di Teodosic e Bogdanovic, al via da vicecampione del mondo, mentre Grecia, Slovenia, Lituania e Serbia possono essere le mine vaganti. Gli ellenici hanno in Antetokounmpo, Spanoulis e Koufos gli elementi in grado di fare la differenza ma anche la Slovenia può dire la sua seppure debba fare a meno di Goran Dragic. E come tagliare fuori la Lituania, con un Valanciunas ormai pronto a fare da leader e un gruppo di giocatori abituati a certi palcoscenici? Da domani parola al parquet.

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