Da campione a monumento: Dino Zoff portiere-eroe senza Champions

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La decisione di smettere di giocare dello storico portiere della Juventus Dino Zoff e la consapevolezza di non aver vinto la Champions League: ecco un campione che è diventato un monumento del calcio nonostante non abbia mai conquistato la coppa dalle grandi orecchie

Fu l’attimo in cui Zoff passò da uomo a monumento, l’attimo in cui da campione divenne immortale, il giorno in cui dalla gloria passò alla storia. E fu una serata strana, difficile, indimenticabile. Serata di Champions. E quel tiro maledetto che Felix Magath fa partire da lontano. Una traiettoria maligna. Una palombella alla Nanni Moretti. E la palla che finisce il suo tragitto nella rete bianconera. Dino Zoff capisce in quel momento che non riuscirà a mettere una Coppa dei Campioni nella bacheca dei suoi trofei. Peccato. Ma anche chissenefrega. Ad Atene, quella notte, Dino Zoff, portiere, decide di smettere di giocare a calcio. Diventa così, nell’arco di una stellata greca, leggenda, mito, eroe. Bianconero. Per sempre. Da campione a Monumento. Il tragitto è stato breve ma intenso, con un fantasma tedesco che poteva rovinare la festa. Ma quando si è fatti di una scorza parecchio dura, come quella con cui è fatto Dino Zoff, anche una debolezza si trasforma in perenne punto di forza.

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