F1 Gp Monaco: imprevisti e solite certezze sul circuito cittadino

SportFair

Il Gp di Monaco ha confermato la superiorità tecnica dei piloti e delle vetture Mercedes, ma anche sottolineato che la Ferrari non molla ed è pronta ad approfittare di qualsiasi errore

I nuovi regolamenti della Formula Uno hanno trasformato nel corso degli anni il Gp di Monaco in un tortuoso tracciato dov’è praticamente impossibile effettuare sorpassi. Chi conquista la pole position ha ottime possibilità di conquistare la vittoria, sempre se non succedono imprevisti, come ad esempio un brutto incidente o una sosta sbagliata al pit stop. Anche quest’anno si è ripetuto il solito copione: Lewis Hamilton era partito primo e con la sua bravura e la superiorità tecnica della sua monoposto avrebbe dovuto portare a casa una facile vittoria, mentre il suo compagno di squadra Nico Rosberg e il ferrarista Sebastian Vettel si sarebbero dovuto accontentare rispettivamente del secondo e terzo posto.

Purtroppo o per fortuna, il destino, ma soprattutto la leggerezza del team delle frecce d’argento hanno ribaltato questo pronostico. Gli uomini della Mercedes hanno commesso più di un errore facendo rientrare Hamilton per il cambio gomme durante la permanenza della safety-car in pista, entrata dopo la collisione di Verstappen della Toro Rosso.

A pochi giri dal termine della gara, Hamilton riparte dai box, ma non riesce a mantenere la prima posizione e termina la competizioni alle spalle di Rosberg e Vettel. La morale della favola è semplice: Hamilton e la sua Mercedes continuano ad essere i dominatori della stagione 2015 del Campionato di Formula Uno, ma nello stesso tempo, nonostante un gap evidente, la Ferrari e Vettel continuano il loro “pressing” sugli avversari tedeschi, facendo capire a tutti che non è possibile commettere errori se si vuole ottenere una vittoria schiacciante, proprio perché loro ci sono e sono pronti a cogliere qualsiasi opportunità.

Gli uomini della Mercedes, nonostante possano vantare i migliori piloti e le macchine più sofisticate di tutto il circus, sono comunque “umani” che commettono errori, anche loro hanno dei punti deboli e saranno costretti in futuro a mantenere la guardia molto più alta se non vogliono che i ragazzi della Scuderia Ferrari approfittino immediatamente di altre imperdonabili “distrazioni”.

 

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