Arrivato alla sua 98^ edizione, il Giro D’Italia ha una storia lunga e bella, tutta da raccontare
Il Giro d’Italia in partenza domani ci riserverà 20 giorni di meravigliosi paesaggi italiani e di incalzanti gare ciclistiche. La competizione su bici da strada più attesa dell’anno inoltre è arrivata alla sua 98^ edizione. Una storia quasi centenaria che racchiude record e belle storie di sport. Dal 1909 ad oggi infatti essa vanta una notevole importanza che la fa annoverare dall’Unione Ciclistica Internazionale nel circuito professionistico insieme alle altre due grandi corse internazionali, il Tour de France e la Vuelta a España.
Molte sono perciò le curiosità che circondano questa gara ciclistica che va su e giù per l’Italia. Sapreste dire quale è stato la tappa più lunga percorsa e quella più corta? Il giro più duro e quello più semplice? E il vincitore più giovane? Ecco una serie di curiosi aneddoti da raccontare a chi si voglia o anche da tenere per sè.
Il più giovane vincitore di sempre è stato il mitico e precoce ciclista italiano Fausto Coppi. A soli 20 anni, 8 mesi, 25 giorni il piemontese conquistò il suo primo Giro nell’edizione del 1940.
Il più anziano vincitore di sempre, al contrario, è stato dall’altezza dei suoi 34 anni, 6 mesi, 29 giorni Fiorenzo Magni, che si prese l’edizione del 1955. Il più vecchio partecipante con i suoi 47 anni nell’edizione 1932 fu invece Giovanni Gerbi.
Il maggior numero di edizioni vinte del Giro D’Italia con 5 vittorie ciascuno lo detengono ben 3 ciclisti: il ciclista messicano che per primo conquistò 5 titoli fu Alfredo Binda (1925,1927,1928,1929,1933); poi ancora un’altro record per Fausto Coppi, anch’egli con 5 titoli all’attivo (1940,1947,1949,1952,1953) ed infine il campione belga sempre con 5 vittorie ultimo a conquistare tale record, Eddy Merckx (1968,1970,1972,1973,1974).
Il maggior numero di podi nella storia del Giro è un record detenuto da Felice Gimondi che con i suoi 9 podi, più precisamente le sue 3 vittorie, i suoi 2 secondi posti e i suoi 4 terzi posti, è record man in questo.
Lo scalatore con il maggior numero di vittorie nella classifica degli scalatori è senz’altro Gino Bartali con ben 7 primi posti in questa specialità (1935, 1936, 1937, 1939, 1940, 1946, 1947).
Il Maggior numero di vittorie nella classifica a punti invece è detenuto con 4 primati dal ciclista italiano Francesco Moser (1976, 1977, 1978, 1982) e da Giuseppe Saronni (1979, 1980, 1981, 1983).
Giovani che durante il Giro d’Italia si sono distinti conseguendo il record attualmente detenuto di vittorie nella classifica per il miglior giovane sono i russi Volodymyr Pulnikov che vinse l’edizione 1989 e quella del 1990 e Pavel Tonkov nelle edizioni 1992, 1993.
Per quanto riguarda i “combattenti”, il maggior numero di vittorie nella classifica della combattività sono 2 per Mark Cavendish nelle recenti edizioni 2012 e 2013 e gli italiani Stefano Garzelli (2009, 2011) e Massimo Strazzer (2001, 2002).
Per quanto riguarda le tappe il maggior numero di tappe vinte in assoluto lo detiene con 42 tappe conquistate in 14 partecipazioni Mario Cipollini. I due record detenuti da Alfredo Binda invece sono il maggior numero di tappe vinte in un’unica edizione, quella del 1927 con ben 12 tappe vinte, e il record del maggior numero di tappe vinte consecutivamente in un’edizione (8).
Il numero di partecipanti più alto con 298 ciclisti si registrò nell’edizione del 1928. Mentre il numero di partecipanti più basso si ebbe nel 1912 con appena 56 partecipanti. Nel 1914, il Giro fu così duro, che questa edizione detiene il record del minor numero di corridori arrivati al termine della competizione, solo 8 superstiti.
Il Giro D’Italia più lungo di sempre fu quello che da Palermo terminò a Milano dopo 4 337 km. Questa edizione dell’anno 1954 vide trionfare lo svizzero Carlo Clerici e fu l’ultimo Giro a cui partecipò Gino Bartali.
Il Giro d’Italia più corto fu invece quello in cui vinse l’italiano Luigi Ganna che percorse 2 245 km nell’edizione del 1909 che partì e terminò in quel di Milano.
Il detentore della fuga più lunga, bene 350 km è poi l’italiano Lauro Bordin. Il suo agonismo fu messo alla prova nell’edizione del 1914.
La tappa più corta? Escludendo le gare a cronometro, fu quella che nel 1987 con i suoi 31 km portò i corridori da Sanremo a San Romolo.
La tappa più lunga al contrario è quella che nel 114 fece faticare per 430 km i ciclisti che da Lucca arrivarono niente di meno che a Roma.