Lazio, Lotito: “L’aquila vola, ma guai se si fermasse”. Klose: ” Voglio essere il capocannoniere”

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lotitoVola basso il presidente della Lazio Claudio Lotito, intervenuto telefonicamente in diretta in esclusiva al “Processo di Biscardi”, non vuol sentir parlare di scudetto.“Non voglio fare proclami, non siamo abituati a stare nei piani alti della classifica, è un pò come stare in alta montagna e noi non siamo avvezzi. Dobbiamo conquistarci questo spazio e spero potremo mantenere un tale profilo. Io sono per il passo da montagna, spero che lo sia anche la squadra. Dobbiamo tenere i piedi per terra, l’aquila vola ma guai se si fermasse”. Quindi su Miro Klose dice: “e’ un valore aggiunto, un campione ma noi non abbiamo costruito questa squadra solo su di lui. Parliamo sempre con il “noi”, non con l'”io”. Floccari lo abbiamo sempre usato con intelligenza, non abbiamo mai pensato di lasciarlo andare e non lo faremo partire certo ora”. Sul gol di ieri dell’attaccante biancoceleste che ha scatenato le proteste degli atalantini, ribadisce: “Il gol di Floccari? E’ buono, d’altronde il regolamento parla chiaro. I falli di mano sono tali solo se volontari, in questo caso mi pare evidente che non sia cosi’. E poi non capisco perchè quando in occasioni passate abbiamo subito dei torti nessuno lo ha sottolineato, ora invece parlano tutti”. Infine interviene anche sui due punti di penalizzazione dati al Napoli, ricorda: “Io sono contro la responsabilità oggettiva, quindi per me la penalità non doveva esserci proprio. Questo vale per tutti, sia chiaro”. Nella giornata di ieri, parole importanti arrivano anche dal bomber laziale Klose, il tedesco vuole ottenere grandi risultati con la Lazio in questa stagione, ma ha anche un obiettivo personale: “il titolo di capocannoniere e’ stato sempre un mio obiettivo e sono stato molto contento di esserci riuscito con il Werder”. Nella classifica dei bomber di questa stagione, il tedesco occupa al momento la 4/a posizione (con 10 reti) e insegue Cavani, Di Natale e El Shaarawy. Vetta ancora lontana quindi, ma Miro ha parlato anche di un’altra emozione, quella che ha provato nel derby: ”Il derby non si può paragonare a quelli tedeschi , ho imparato solo qui in Italia qual e’ il significato del derby. E’ qualcosa di fantastico, le emozioni che ci sono le senti le settimane prima e anche quelle dopo. Vedere le facce sorridenti della gente arrivando a Formello e’ qualcosa di speciale. E’ anche per queste piccole cose che gioco a calcio, per rendere felici le persone”.

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