Alla vigilia di Reggina-Livorno, parla il tecnico Davide Dionigi. “Dopo aver battuto il Novara, ottenere altri tre punti contro il Livorno non darebbe solo continuità, ma potrebbe costituire un’autentica sterzata al nostro campionato. Non voglio tornare sul passato, ma in queste prime giornate spesso abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato, senza dimenticare che, a parte il Sassuolo, ci sono capitate le squadre meglio attrezzate per il salto di categoria. Non giocheremo chiusi, ma allo stesso tempo non possiamo pretendere di prenderli nella loro area. Abbiamo lavorato tanto per contenere le loro ripartenze, e cercheremo di sfruttare le nostre caratteristiche principali. I numeri dicono che l’attacco è la vera forza del Livorno, ma io credo che i nostri prossimi avversari siano quadrati in ogni reparto: per vincere, occorre la migliore Reggina”.
Sulla formazione che affronterà i labronici dice: ” Comi sta crescendo di settimana in settimana, adattandosi ad una categoria per lui completamente nuova. In questo momento però, la coppia che mi da più garanzie è quella composta da Ceravolo e Fischnaller, perchè si tratta di due attaccanti in grado di sfruttare gli spazi e di agire al meglio in profondità. Castiglia? Dovrebbe partire dal calcio d’inizio, ma non ha i 90 minuti nelle gambe, quindi è molto probabile una staffetta con Bombagi. Sono decisioni che prenderò all’ultimo minuto, fermo restando che in questi giorni ho continuato a provare anche Melara nel ruolo di interno. Freddi e Campagnacci? Il primo continua a svolgere un lavoro specifico per assorbire l’infortunio alla spalla, il secondo dovrebbe essere disponibile tra due settimane”.
Re Davide, inoltre, fa alcuni chiarimenti sul modulo: “Continueremo col 3-5-2? No, il mio credo tattico è il 3-4-3, e su quel modulo ci ritorneremo. Ho in testa alcune soluzioni, che potrebbero essere agevolate dal completo recupero di Campagnacci”.
Finale dedicato al grande ex dell’incontro, il brasiliano Emerson: “Con Emerson eravamo compagni di squadra ai tempi del Taranto, e lui giocava davanti alla difesa. Quando sono tornato a Reggio invece, faceva il difensore centrale, ed in quel ruolo non mi necessitava, così come non poteva trovare posto a centrocampo, visto che il modulo iniziale prevedeva l’utilizzo di due mediani. Con l’assetto attuale invece, avrebbe fatto sicuramente comodo…”