Inter, senti Stankovic: “chi discute Conte vuole solo far casino. Icardi e Nainggolan? Ecco cosa penso”

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L’ex centrocampista dell’Inter ha parlato del mercato nerazzurro e dell’arrivo di Conte, soffermandosi anche su Nainggolan e Icardi

In casa Inter le aspettative sono alte. L’arrivo di Antonio Conte lo conferma, così come il mercato in entrata finora svolto da Marotta e Ausilio, riusciti a mettere le mani su Sensi.

Antonio Conte Barcellona Chelsea
LaPresse / AFP PHOTO / Josep LAGO

Movimenti positivi per Dejan Stankovic che, intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha espresso il proprio punto di vista sull’Inter che sta nascendo: “c’è l’idea che si stia costruendo qualcosa di vincente, il processo è iniziato già con Spalletti, ha impostato un buon lavoro, anche se la squadra l’anno scorso ha avuto troppi alti e bassi che andavano oltre i fisiologici cali. Prendendo Conte, l’Inter ha dato un messaggio al mondo intero molto chiaro: qui vogliamo fare le cose sul serio. Poi c’è il gap con la Juve che resta ampio, troppo ampio. Importante sarà accorciare, fondamentale che lo facciano anche le altre squadre, per alzare il livello di competitività del campionato. Il passato bianconero di Conte? Il vero interista non ragiona così. Sono discorsi che lascerei a chi vuol far casino. E la gente la pensa come me: gli abbonamenti sold out lo dimostrano, neppure la mia Inter del Triplete giocava sempre davanti a così tanti spettatori. Per Conte parlano i risultati, ha fatto bene ovunque. È un professionista, lascerà il segno anche all’Inter, non ho dubbi, so come lavora. Mi ricordo le botte che ci siamo scambiati. Era un bell’osso, eh, non te ne faceva passare una. Ecco, in panchina fa lo stesso“.

LaPresse/Reuters

Il discorso poi passa sul mercato, Stankovic inizia da Godin: “l’avrei voluto qualche anno prima. Ma va bene così: affidabile, sa come ci si approccia alle grandi partite. Se Conte vuole giocare con la difesa a tre, tra l’uruguaiano, Skriniar e De Vrij i problemi saranno per gli attaccanti avversari. Dzeko? Conosco Edin, da tanti anni. È un grande centravanti, un punto di riferimento. Ha avuto i suoi periodi di crisi, ma prenderlo sarebbe un vantaggio. LukakuNon si discute, non è certo l’anno negativo allo United a farmi cambiare opinione. L’Inter farà tante partite, ha bisogno di due centravanti che riempiono tanto l’area. Non so se possano giocare bene insieme, perché a entrambi serve spazio, non possono toglierselo a vicenda. Ma è bene che ci sia abbondanza, all’Inter servono uomini gol. Penso ad Esposito: è il miglior amico di mio figlio, sono stato felicissimo per lui quando ha esordito in Europa. Ma l’Inter non può ritrovarsi in quelle condizioni“.

Claudio Grassi/LaPresse

Infine Stankovic si sofferma sui separati in casa, Nainggolan e Icardi: “Mauro come giocatore non si discute. La pensa così anche chi non lo dice. Poi sul resto non entro, non mi interessa. Dico però che per l’Inter sarebbe meglio cederlo all’estero, per evitare di rinforzare una potenziale rivale in Italia. A Radja dico che nel 2009 per due mesi l’estate venivo parcheggiato un giorno sì e l’altro pure sul treno di qualche mio ex allenatore. Dovevo andar via, sono rimasto e ho vinto tutto“.

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