Giro d’Italia, tutta la grinta di Viviani: “non me ne torno a casa se prima non vinco una tappa”

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Il corridore della Quick-Step ha parlato in vista delle prossime tappe, sottolineando la sua voglia di tornare a vincere

Un successo lo aveva anche conquistato, ma il declassamento dopo lo sprint di Orbetello gli ha tolto quella gioia. Elia Viviani adesso va a caccia del riscatto, sottolineando la sua intenzione di portare a casa una tappa prima di lasciare la Corsa Rosa.

Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

Interrogato dalla Gazzetta dello Sport, lo sprinter italiano ha sottolineato: non me ne vado da questo Giro finché non ho vinto, un successo c’è stato ma poi me lo hanno tolto dopo la volata di Orbetello. Quello ‘di testa’ ha cambiato un po’ le cose. Poteva essere un Giro iniziato benissimo come quello del 2018, ma nel ciclismo non sempre le cose vengono facili e ci sono stati dei fatti che hanno cambiato la prospettiva. Non posso esserne contento, qui sono venuto per vincere. Mi fa rabbia che la maglia ciclamino ce l’abbia Ackermann, sentire che non sono arrivato in condizione è sbagliato. Solo a Terracina, con freddo e acqua, non sono stato all’altezza. Ma in quelle condizioni io soffro. Per il resto, due secondi posti al termine di tappe dure e lo sprint di Orbetello. Trovo una motivazione extra per cercare la rivincita dopo le sconfitte, ora ho due occasioni di fila, incrociamo le dita. Spesso quelli in cui insegui il riscatto sono i successi più belli, devo azzeccare l’attimo giusto. Poi ci sarà la volata di Santa Maria di Sala, ma bisognerà eventualmente conquistarsela passando le montagne“.

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