MotoGp – Presentazione KTM, Zarco fiducioso: “già in Qatar possiamo ambire alla top10”

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Dopo la presentazione delle nuove KTM, Johann Zarco palesa le sue impressioni in vista dell’inizio del campionato mondiale di MotoGp 2019

La KTM ha presentato oggi le nuove livree del team factory e della Tech3. Le due RC16 2019 saranno guidate per tutto il corso della stagione 2019 da Johann Zarco e Pol Espargaro, che sul palco dell’evento della scuderia austriaca hanno palesato le loro impressioni in vista dell’inizio del campionato mondiale di MotoGp.  

In particolare il pilota francese, a seguito dei test in Malesia, ha dichiarato: “dopo un buon test a Sepang, sento che il grande lavoro che abbiamo fatto stia iniziando a pagare. Non siamo troppo veloci, ma siamo molto motivati e mantenendo questa mentalità credo che possiamo porci degli obiettivi interessanti. I tre giorni di test che abbiamo prima del GP del Qatar ora sono la nostra chance per cercare di avere un buon inizio di stagione. Comunque ero abbastanza contento dopo i test in Malesia, perché essere riusciti a scendere sotto ai due minuti a Sepang è uno step importante, anche se gli altri sono riusciti a scendere sotto all’1’59”. Per noi comunque è un segnale del fatto che stiamo lavorando nella direzione giusta.”.

ph. sito KTM Racing

Abbiamo tante cose da provare, ma abbiamo anche bisogno del tempo per farlo. – ha aggiunto ZarcoNei test in Qatar non mi aspetto di avere un grosso miglioramento come l’ho avuto in Malesia. Tuttavia, lì abbiamo visto che anche gli altri sono migliorati molto, quindi non so dire quando riusciremo ad arrivare al livello dei migliori. Spero solo che sia il prima possibile. Sto cercando di fare le cose un passo alla volta, perché non c’è un solo grande aspetto da controllare. E’ chiaro che durante l’inverno ho pensato molto a quello che avrei potuto fare diversamente. Ci ho provato, ma senza esagerare, perché i risultati che ho fatto negli ultimi due anni sono venuti sfruttando le mie abilità naturali. Sicuramente credo di aver migliorato il feeling con la moto, ma abbiamo anche trovato un set-up più adatto a me, quindi diciamo che ci stiamo venendo incontro”.

La cosa più importante per me è avere un buon controllo in entrata di curva, perché è la fase che ti permette di fare dei sorpassi in gara. – ha spiegato il motociclista – Mi piace avere un buon controllo della moto in quella fase. Penso che abbiamo un buon motore, che può aiutare a venire fuori dalle curve, ma penso che quando mi sentirò più a mio agio a centro curva, allora riusciremo a fare anche dei tempi migliori per tutta la durata della gara. Il cambiamento più importante è stato accettare che abbiamo bisogno di tempo per sviluppare la moto. Nella mia precedente esperienza dovevo solo sfruttare il 100% di quello che avevo a disposizione e questo mi ha portato diverse volte vicino alla vittoria. Questo mi ha permesso di avere molta fiducia in me stesso e in quello che sono capace di fare. Ora continuerò a fare del mio meglio, ma forse al momento la moto non è ancora ad un livello da lottare per la vittoria neanche se la sfruttassi al 100%. Però penso di essere in grado di controllare questa situazione e queste emozioni”.

ph. sito KTM Racing

Sull’esordio di Losail, poi il francese ha le idee chiare: “sarei contento se potessi lottare per la top 10 già dalla prima gara. Penso che non sia un obiettivo da fuori di testa, che possiamo raggiungerlo, ma capiremo su cosa dobbiamo lavorare in Qatar solo quando arriveremo là per i test. Sono contento che ci siano questi tre giorni di test, perché saranno un buon modo per preparare la gara. Da lì in avanti sarà tutto un po’ più difficile, perché quando arrivi in pista al venerdì deve già essere quasi tutto a posto e per me invece è tutto un po’ nuovo. Questo magari sarà il nostro punto debole in questa stagione”.

E’ un bravo ragazzo, un pilota veloce e negli ultimi due anni ha fatto tanto lavoro per la KTM. – ha concluso Zarco parlando di Pol EspargaròIo sto provando tante cose, quindi posso immaginare quello che ha dovuto fare. Non condividiamo molto il lavoro che facciamo dal punto di vista tecnico, perché abbiamo due stili abbastanza differenti, ma comunque mi trovo bene con lui come persona”.

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