Spalletti mette a tacere le polemiche: “Perisic in Premier League? Ecco cosa c’è di vero. E su Nainggolan…”

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Nel corso della conferenza stampa della vigilia di Roma-Inter, Luciano Spalletti mette a tacere i rumor sul possibile addio di Perisic, parlando poi del ko contro il Tottenham e della situazione di Nainggolan

Per il rapporto che ho con lui e per il suo modo di stare con noi, secondo me Ivan è contento di far parte di questo gruppo e di questo club e della partecipazione emotiva che c’è dietro questa squadra“. L’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti, ha commentato così le parole di Ivan Perisic, che ieri ha dichiarato che il suo sogno è quello di giocare in Premier League. “Sono dichiarazioni normali. Io mi fido dei giocatori quando ci parlo ma in questo caso non devo nemmeno farlo, ha detto cose normali“, ha aggiunto Spalletti in conferenza stampa alla vigilia del match con la Roma.

Conferenza che poi ha toccato l’argomento Tottenham e la sconfitta maturata nei minuti finali in Champions League: “è tutto sotto controllo, la squadra ha giocato forse una partita migliore al ritorno che non all’andata con gli Spurs. Per continuità, equilibrio, scelta dei momenti su quando accelerare e quando gestire. Per quel che mi riguarda la squadra ha fatto un’ottima prestazione. Abbiamo preso gol quando stavamo nel nostro momento migliore, creando opportunità importanti. E’ chiaro che se si ha a che fare con campioni come quelli del Tottenham possono creare la sterzata in qualsiasi momento. Nainggolan? E’ dispiaciuto perché sa che non ha dato il suo contributo e vorrebbe metterlo a disposizione dei compagni. Ha avuto un infortunio durante il ritiro estivo e quando si hanno in quei momenti si creano delle complicazioni nel lavoro da fare. Poi ha avuto un paio di fastidi che possono assomigliare a ricadute o problemi avuti in base alla gestione di quello precedente. Può succedere, bisogna casomai trattare l’infortunio con più tranquillità e prendere tempistiche più comode per poter rimettere a posto i problemini che ha. Il calciatore come potenzialità e testa è lo stesso“.

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