Dall’errore di Anfield alla magia di Cagliari, Milik si prende il Napoli: fiducia e coerenza, Ancelotti rischia e vince con il turnover

SportFair

Dopo l’errore nel finale di Anfield, Arkadiusz Milik si prende il Napoli con la magia che piega un ottimo cagliari: Ancelotti rischia con un ampio turnover ma torna a casa con 3 punti importanti

Partita fondamentale quella di questa sera per il Napoli. Serviva una reazione che è arrivata, soffrendo e dimostrando ancora una volta che la consapevolezza del proprio gioco e delle potenzialità di un’intera squadra, al di là degli 11 titolari, restano due dogmi imprescindibili del ‘nuovo corso’ targato Ancelotti. Dopo l’eliminazione dalla Champions League e il successo di ieri della Juventus nel Derby dell Mole contro il Torino, i partenopei erano chiamati ad una gara difficile contro un ottimo Cagliari, dimostratosi grintoso e arcigno per 97 minuti di gioco, sfiorando spesso il gol in contropiede.

Alessandro Tocco/LaPresse

Ancelotti rischia molto presentandosi alla Sardegna Arena con un ampio turnover: in panchina il trio d’attacco Insigne, Mertens e Callejon, spazio a Ounas, Fabian Ruiz e Arek Milik al centro del tridente. Scelta tecnica che prosegue coerentemente con la volontà di far ruotare tutti gli uomini presenti in rosa, in completa controtendenza con uno dei dogmi del ‘Sarrismo‘ che fino all’anno scorso relegava a tristi spettatori gran parte dei giocatori della panchina. Se è vero che il Napoli con gli innesti di Insigne e Mertens nel secondo tempo ha guadagnato in vivacità e pericolosità offensiva, è anche vero che è stato proprio Milik a risolvere la gara con una splendida punizione nel recupero. Il polacco riscatta l’errore (o la grande parata di Alisson se preferite) che è costato la qualificazione al Napoli martedì notte, confermandosi il vero uomo in più del Napoli che resta in scia della Juventus a -8 in classifica.

Rischio, coerenza e 3 punti guadagnati con il turnover: il Napoli continua a costruire la propria mentalità e a macinare gioco e vittorie, tutto il resto è un ‘Cristiano Ronaldo permettendo‘.

Condividi