Il direttore del Giro d’Italia è tornato a parlare delle polemiche scaturite dopo l’ultima tappa di Roma, facendo chiarezza su alcuni punti
Mauro Vegni non ci sta, troppe le polemiche scaturite dopo l’ultima tappa della 101ª edizione del Giro d’Italia per rimanere nell’ombra. Il direttore della corsa in rosa è intervenuto per smorzare le critiche dopo la frazione andata in scena domenica sulle strade della Capitale, neutralizzata per le troppe buche.
Sulla questione ha fatto chiarezza lo stesso Vegni, parlando ai microfoni dell’ANSA: “non sono rimasto deluso dall’organizzazione della città di Roma, sono deluso da quello che soltanto noi italiani abbiamo rilevato. Su 3500 articoli di stampa, solo i nostri accennavano a un caso poco importante. Vi sfido a trovare le buche di cui si parla, c’era solo qualche avvallamento. Sennò i ciclisti non avrebbero fatto 3 giri a sessanta chilometri orari. I corridori hanno concluso la gara stremati, Viviani ha combattuto fino alla fine per la Maglia Ciclamino. Froome ha poi fatto qualcosa di unico: sullo Zoncolan ha onorato la sua partecipazione, sul Colle delle Finestre è entrato nella storia. Ha vinto un grande Giro“.