Tour of the Alps – Chris Froome teme le abilità di Thibaut Pinot: “va molto forte”

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Chris Froome per la vittoria della maglia fucsia del Tour of the Alps teme le abilità di  Thibaut Pinot della Groupama FDJ

Chris froome
Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

Tour of the Alps, inizio molto soddisfacente per Chris Froome e per il Team Sky. Nei chilometri conclusivi della prima tappa, il britannico, insieme ai suoi compagni, ha tenuto un ritmo impressionante. Il capitano della squadra britannica si è presentato alla corsa a tappe italiana in ottime condizioni fisiche e oggi potrebbe dire la sua (la seconda tappa che giungerà sulla salita di Pampeago è adatta alle sue caratteristiche). Chris Froome ha come obiettivo la vittoria di una frazione e soprattutto la classifica generale. Secondo il corridore del Team Sky, la tappa sarà fondamentale per la conquistare la maglia fucsia, come ha spiegato alla ‘rosea’:

“per la corsa, penso che sarà decisiva la salita di Pampeago. L’ho guardata nel libro della gara. Sembra davvero molto dura”. 

thibaut pinot
Credits: @thibaut pinot instagram

Thibaut Pinot ha provato a restare a ruota di Chris Froome cercando di tenere il ritmo dei migliori. Il ciclista della Groupama FDJ è apparso in forma e oggi potrebbe mettere i bastoni tra le ruote al capitano del Team Sky. Il corridore francese ha voglia di dimostrare il suo valore e di dare un forte segnale in vista del Giro d’Italia. Chris Froome ha lodato le qualità del transalpino:

“sta rendendo molto bene dall’inizio dell’anno. Quando si è mosso, forse sperava di ricevere più collaborazione. E allora si è rialzato. Mi sembra vada forte”.

Chris Froome tornerà al Giro d’Italia dopo una lunga assenza. Il ciclista del Team Sky ha voglia di centrare la vittoria della grande corsa a tappe entrando definitivamente nella storia del ciclismo. Il ‘Keniano Bianco’ ha analizzato alcune frazioni del percorso italiano:

“troppo presto, decisamente, per ipotizzare gli scenari tattici del Giro. Credo che dopo le prime tre tappe in Israele la classifica assumerà una prima fisionomia. La crono farà le differenze iniziali e non sottovaluterei la tappa che va nel deserto. Da lì in poi, ci regoleremo di conseguenza”.

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